Medici e infermieri, in prima linea contro il Coronavirus, al pari delle Vittime del Dovere. E’ questa la richiesta avanzata al Governo dall’Associazione Vittime del Dovere.
La Onlus di Monza, rivolgendosi al Premier Conte e ai Ministri interessati, ha chiesto di porre particolare attenzione, all’interno del Decreto “Cura Italia”, affinchè vengano garantite adeguate tutele alle famiglie dei tantissimi operatori sanitari, e non solo, colpiti da Covid – 19 che in queste settimane si adoperano per far fronte alla pandemia in corso.
L’associazione fa così riferimento al comparto pubblico medico-sanitario e a tutti i rappresentanti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate che stanno fornendo assistenza con strutture, mezzi e personale, nonchè di tutte quelle categorie che forniscono un servizio pubblico essenziale.
“Moltissimi operatori stanno compiendo uno sforzo enorme per contenere e contrastare la pandemia che ha travolto la nostra Nazione e consideriamo assolutamente opportuna una proposta intesa ad estendere i benefìci previsti per le Vittime del Dovere al personale che sia deceduto o abbia subìto invalidità permanente non inferiore al cinquanta per cento per avere contratto il COVID-19 in attività di servizio” ha spiegato Emanuela Piantadosi, presidente.
L’Associazione si è premurata di far pervenire al Governo una proposta volta ad includere nella categoria già normata la specifica ipotesi collegata all’emergenza sanitaria determinata da Covid- 19, nonché ad evitare una doppia forma di indennizzo, ponendo il divieto di cumulo con altre provvidenza pubbliche.
Particolare attenzione è stata poi posta alla richiesta di stabilire un’adeguata integrazione a quello che è l’attuale fondo destinato alle Vittime del Dovere, su cui dovrebbero gravare i nuovi riconoscimenti.
“E’ necessario l’incremento del fondo destinato alle tutele dei familiari di quanti stanno offrendo in queste settimane la propria vita per dare soccorso e aiutare gli altri. Riteniamo prioritaria la necessità di un concreto intervento in un momento storico in cui il sacrificio in termini di vite umane è enorme, con la speranza che questa nostra istanza di giustizia venga ascoltata” conclude Piantadosi.
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