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27 APRILE 2020
Pasquale Apicella - Servitore dello Stato, Vittima del Dovere - Non dimentichiamolo mai. Pensiero scritto dalla Dott.ssa Valentina Rigano, giornalista e collaboratrice volontaria dell’Associazione Vittime del Dovere

Cari Soci,
inoltriamo alla vostra cortese attenzione il pensiero dedicato al Poliziotto Pasquale Apicella, Servitore dello Stato, Vittima del Dovere, scritto dalla Dott.ssa Valentina Rigano, giornalista e collaboratrice volontaria dell’Associazione Vittime del Dovere.

"Papà quando torni ti faccio trovare un disegno". Sorrisi, baci per augurare buona giornata a quel papà che ogni giorno esce di casa calzando stivaloni e divisa grigia e blu. "Pasquale mi scaldi il biberon prima di uscire"? La più piccola delle bambine si agita nella culla, piange, la consoli aiutata dalla sorella maggiore: sei anni. E poi la vestizione ai tempi del Coronavirus. Mascherina, guanti, disinfettante in borsa, "la ricetta per la farmacia e devi comprare il latte", e un altro bacio in più a te e le bambine prima di indossare la divisa, perché non si sa mai. E magari un bacio dato a cui tu hai risposto di fretta, perché sei ore dopo torna a casa, a fine turno, stanco ma felice per l'abbraccio che gli darai con le bambine.

Poi la chiamata, la corsa, l'inseguimento e lo schianto. Il silenzio. Quella telefonata arrivata troppo presto, quella macchina dei colleghi sotto casa, che quando arriva sai già il perché. Le orecchie tappate, il dolore che ti rivolta lo stomaco, le bambine che piangono ma tu che non senti più nulla, perché ti vuoi isolare dal mondo, non ci vuoi credere, non ci vuoi nemmeno pensare. E gli abbracci... I colleghi, la vicina che appena ti ha sentito gridare è corsa da te. Tua madre e sua madre anche loro avvisate per telefono, che non possono venire a stringerti perché non si possono spostare. Ma tu non senti niente. Abbracci, baci, le tue figlie, i suoi colleghi. Tu non senti niente perché il tempo si è fermato. La tv accesa, i titoli che scorrono, la foto di Pasquale che sorride accanto ai rottami dell'auto di servizio distrutta, un vago accenno a due assassini che te lo hanno portato via per sempre. Ma tu non senti niente.

Per tanto, tantissimo tempo, non sentirai più niente. Poi lotterai con il dolore, per le tue figlie, come hanno fatto altre mogli, mariti e genitori in passato. Ma una parte di te non sentirà mai più niente. Si spegnerà quando accarezzerai le sue camice, quando toccherai una sua fotografia che resterà sempre nella memoria del tuo cellulare, anche tra 30 anni. Una parte di te non sentirà più nulla perché sai già che qualsiasi condanna (che non arriverà comunque) non ti riporterà mai indietro Pasquale.

Una parte di te non sentirà mai più nulla perché ogni giorno in cui hai pregato che Pasquale tornasse a casa, pensavi che sarebbe successo sempre, anche questa mattina. Ci credevi e ti rimprovererai sempre di non aver detto o fatto qualcosa. Una parte di te non sentirà mai più nulla se lo Stato non rispetterà il sacrificio di tuo marito e non lo ricorderà degnamente.

27/04/2020- Rip Pasquale Apicella - Servitore dello Stato, Vittima del Dovere - Non dimentichiamolo mai.

Ho scritto queste righe permettendomi di immaginare i pensieri di sua moglie, prendendo in prestito racconti delle tante vittime del dovere che ho incontrato in questi anni.

Valentina Rigano

Cordiali saluti
Associazione Vittime del Dovere 

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