Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri comunicati in evidenza
11 NOVEMBRE 2022
62esimo anniversario eccidio di Kindu

L'eccidio di Kindu (o massacro di Kindu) avvenne l'11 novembre 1961 a Kindu, nell'attuale Repubblica Democratica del Congo (al tempo denominata Repubblica del Congo), dove furono trucidati tredici aviatori italiani, facenti parte del contingente dell'Operazione delle Nazioni Unite in Congo inviato a ristabilire l'ordine nello Stato africano durante la crisi del Congo.

I tredici militari italiani formavano gli equipaggi dei due C-119 Lyra 5 e Lupo 33, bimotori da trasporto della 46ª Aerobrigata di stanza a Pisa.

Due velivoli da trasporto dell'Aeronautica Militare, due "Vagoni volanti" C-119 della 46esima Aerobrigata di Pisa atterrano all'aeroporto di Kindu, vicino al confine con il Katanga, la regione dalla quale è dilagata la sanguinosa guerra civile che minaccia la giovane repubblica africana, proclamata il 30 giugno del 1960.

I due aeroplani italiani trasportano i rifornimenti per i 'caschi blu' malesi della guarnigione di Kindu. Dopo le procedure di scarico del materiale i tredici militari, due equipaggi completi più un ufficiale medico, escono senza armi dall'aeroporto per portarsi presso una vicina mensa dell'Onu. Mentre stanno ancora pranzando vengono sorpresi da un gruppo di militari congolesi ammutinatisi.

Nell'aggressione uno degli ufficiali, il medico, viene ucciso, gli altri vengono trascinati in una prigione e poi trucidati. Dopo neanche ventiquattr'ore la quarantaseiesima Aerobrigata perde in Congo altri quattro uomini a seguito dell'atterraggio di fortuna tentato da un C119. I corpi dei 13 aviatori trucidati non saranno ritrovati subito e inizialmente si teme che i ribelli e la folla ne abbiano fatto scempio. Solo in seguito si scoprirà che erano stati sepolti in due fosse comuni e saranno riesumati solo quattro mesi più tardi.

I tredici aviatori trucidati a Kindu furono

Equipaggio del C-119 MM52-6002 (nominativo radio Lyra 5)

  • Maggiore pilota Amedeo Parmeggiani, 43 anni, di Bologna, comandante della missione
  • Sottotenente pilota Onorio De Luca, 25 anni, di Treppo Grande (UD)
  • Tenente medico Francesco Paolo Remotti, 29 anni, di Roma
  • Maresciallo motorista Nazzareno Quadrumani, 42 anni, di Montefalco (PG)
  • Sergente maggiore montatore Silvestro Possenti, 40 anni, di Fabriano (AN)
  • Sergente elettromeccanico di bordo Martano Marcacci, 27 anni, di Collesalvetti (LI)
  • Sergente marconista Francesco Paga, 31 anni, di Pietrelcina (BN)

Equipaggio del C-119 MM51-6049 (nominativo radio Lupo 33)

  • Capitano pilota Giorgio Gonelli, 31 anni, di Ferrara
  • Sottotenente pilota Giulio Garbati, 22 anni, di Roma
  • Maresciallo motorista Filippo Di Giovanni, 42 anni, di Palermo
  • Sergente maggiore montatore Nicola Stigliani, 30 anni, di Potenza
  • Sergente maggiore elettromeccanico di bordo Armando Fausto Fabi, 30 anni, di Giuliano di Roma (FR)
  • Sergente maggiore marconista Antonio Mamone, 28 anni, di Isola di Capo Rizzuto (KR)

Le salme furono tumulate nella Cappella Sacrario ai Caduti di Kindu presso l'aeroporto di Pisa.

Tutti i dati contenuti all'interno di questo sito sono di libera consultazione e citazione, è comunque obbligatoria la menzione della fonte in caso di utilizzo. Qualora si pubblichi il contenuto di questo sito, a qualsiasi titolo, senza averne correttamente citata la fonte i proprietari si riserveranno di agire attraverso le autorità competenti.
🡱