Nato a Rimini il 9 novembre 1938 e deceduto a Savignano sul Rubicone (FC) il 26 ottobre 1987
IL VIGILE BUONO
Così i cittadini di Savignano sul Rubicone chiamano il loro vigile Aurelio Zaghini.
Il 27 ottobre 1987 è una uggiosa sera d’autunno e Aurelio Zaghini è in servizio. Verso le 19 il vigile buono arriva nei pressi di una gioielleria, in pieno centro storico, dove due malfattori hanno appena messo a segno una rapina a mano armata. Aurelio Zaghini corre all’inseguimento dei rapinatori che stanno fuggendo con il bottino. L’agente, nonostante siano già stati sparati diversi colpi, prosegue nella sua azione senza esitare di fronte al pericolo imminente.
Aurelio Zaghini cade a terra raggiunto da un colpo mortale all’addome. La morte del vigile buono sconvolge la tranquilla vita di Savignano, lasciando attoniti tutti i concittadini.
I feroci assassini, nonostante ricerche e approfondite indagini da parte delle forze dell’ordine, non sono mai stati assicurati alla giustizia.
Aurelio Zaghini era sposato e padre premuroso di tre figlie ancora in giovane età.
MEDAGLIA D’ORO AL VALOR CIVILE
Il 23 dicembre 1988 il Presidente della Repubblica Italiana conferisce al Vigile urbano Aurelio Zaghini la Medaglia d’oro al Valor Civile.
Con decreto rilasciato dal Capo della Polizia, gli viene riconosciuto lo status di Vittima del Dovere.
MEDAGLIA D’ORO CONFERITA DALLA FONDAZIONE CARNAGIE
La “Fondazione Carnegie per gli atti di eroismo (Hero Found)” conferisce all’Agente di Polizia Municipale Aurelio Zaghini la Medaglia d’oro, a testimonianza del gesto eroico compiuto per difendere i fondamentali principi di legalità, sicurezza e convivenza civile.
INTITOLAZIONE DI UNA STRADA E LAPIDE COMMEMORATIVA
Nel luogo in cui fu assassinato, il Comune di Savignano sul Rubicone ha intitolato una via ad Aurelio Zaghini. Sotto il loggiato del Palazzo comunale è posta una lapide commemorativa in ricordo del suo estremo sacrificio.
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