Un evento di grande interesse si terrà mercoledì 12 marzo presso la Casa della Memoria, in via Confalonieri 14, a Milano. Un’occasione imperdibile per riflettere sulla lotta alla criminalità organizzata e sul ruolo delle donne nel contrasto alla ‘ndrangheta.
L’incontro avrà come protagonista Marisa Manzini, magistrata da sempre in prima linea nella lotta alla mafia, autrice del libro “Storia di Rosa, una donna che ha ripudiato la ‘ndrangheta”. La storia di Rosa è quella di tante donne che vivono in un contesto di prigionia psicologica e reale, in famiglie strutturate secondo una rigida gerarchia mafiosa, dove il potere e il controllo del territorio vengono tramandati come un destino ineluttabile.
Nel racconto, Rosa trova la forza di ribellarsi per salvare se stessa e suo figlio Salvatore, fuggendo grazie all’aiuto di una giovane magistrata determinata a offrirle una via d’uscita. Dall’altra parte c’è Caterina, la suocera, saldamente ancorata ai valori dell’omertà e della vendetta. Una narrazione che si fa testimonianza di vita vissuta e che mostra come il coraggio possa spezzare anche le catene più profonde.
Marisa Manzini non è solo una scrittrice, ma un magistrato che ha dedicato la sua carriera al contrasto della criminalità organizzata, occupandosi di traffico di droga, estorsioni, beni confiscati e formazione di giovani magistrati. Il suo impegno ha creato concrete possibilità di ribellione per chi sembrava destinato a restare intrappolato nei meccanismi del crimine organizzato.
La sua lezione non sarà solo un momento di analisi, ma un’opportunità per comprendere che il cambiamento è possibile.
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