Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
CONTRASTO ALLE MAFIE
Attività di sensibilizzazione istituzionale finalizzata alla lotta contro la criminalità organizzata

L'Associazione Vittime del Dovere svolge da anni una copiosa attività di approfondimento e sensibilizzazione finalizzata alla conoscenza e allo studio dei fenomeni criminali e al contrasto della criminalità organizzata.
Un impegno quotidiano che si esplica, in contesti istituzionali, parlamentari, pubblici e didattici, attraverso:

  • interventi diretti ad evidenziare criticità legate al sistema normativo, penale o penitenziario, attraverso la redazione di dettagliate e approfondite relazioni indirizzate alle Istituzioni e alla politica;
  • attività di ricerca, analisi e denuncia dei fenomeni mafiosi, attraverso la predisposizione di istanze, emendamenti, interrogazioni parlamentari, disegni di legge;
  • partecipazione ad audizioni parlamentari;
  • organizzazione di convegni, workshop, conferenze stampa e mostre;
  • realizzazione di percorsi didattici a carattere nazionale dedicati agli studenti di scuole di ogni ordine e grado sul tema della memoria e della conoscenza dei fenomeni criminali;
  • informazione dell’opinione pubblica attraverso pubblicazioni, articoli tecnici, comunicati stampa ed organizzazione di eventi dedicati.
03 FEBBRAIO 2016
COMUNICATO STAMPA - EX BRIGATISTI TENGONO CORSI DI FORMAZIONE AI MAGISTRATI: SIAMO AL PARADOSSO

Da anni l’Associazione Vittime del Dovere ONLUS ribadisce con forza la necessità che la memoria delle Vittime del terrorismo e di tutte le Vittime, che hanno sacrificato la loro vita per servire la Nazione, sia rispettata attraverso azioni concrete, poiché troppo spesso la memoria delle vittime viene oltraggiata dall‘ingiustificata ribalta mediatica di  “ex terroristi” o “ex criminali”.
Tali richieste appaiono non solo lecite ma condivisibili anche da tutti coloro che non hanno dovuto vivere il dolore della perdita e la distruzione della propria famiglia per mano di chi, per colpire lo Stato, ha colpito i suoi uomini migliori.

Per tale ragione l’Associazione, che riunisce e tutela senza distinzioni le vittime di terrorismo, della criminalità organizzata e del Dovere, ritiene necessario condividere quanto espresso, in un misto di incredulità e amarezza, da Ambra Minervini, orfana del Magistrato Girolamo Minervini, e membro del consiglio direttivo dell’Associazione:
“L’ex terrorista Adriana Faranda parteciperà ad un corso di formazione organizzato dalla scuola della Magistratura” … “L’ex Br Faranda tiene un corso ai Giudici” … “Le Toghe a lezione dagli ex Br”….: questi i titoli che con sconcerto ho letto questa sera e dai quali ho appreso che la signora Faranda è  stata invitata a partecipare ad un corso di formazione presso la Scuola Superiore della Magistratura di Scandicci sulla cosiddetta 'giustizia riparativa'. Non voglio entrare nel merito dell’iniziativa né intavolare discussioni di ordine morale, ma ritengo oltraggiosa per la memoria di mio Padre che i Magistrati organizzatori abbiano ritenuto di invitare la signora in questione proprio   in prossimità della struttura carceraria di Sollicciano; struttura che sorge lungo la strada intitolata a Papà e in prossimità della quale si trova anche quella intitolata a Girolamo Tartaglione, anche egli Vittima delle Brigate Rosse. Ma forse i Signori Magistrati in questione sanno chi sia Adriana Faranda ma non ricordano nemmeno il nome di Girolamo Minervini e Girolamo Tartaglione, colpiti proprio per il loro impegno nell’ambito carcerario e non mi risulta abbiano mai pensato di portare i loro nomi e la loro testimonianza in analoghi corsi”.

In tal senso l’Associazione ha posto all’attenzione delle più alte cariche dello Stato alcune proposte di modifica dal codice penale sia in relazione alle cosiddette “Memorie Criminali”, proponendo l’istituzione di un fondo, gestito dallo Stato, nel quale confluiscano gli introiti ottenuti da film o libri che si basano sulla vita di persone condannate per gravi crimini, così da tutelare la memoria di quanti hanno perso la vita nella lotta alla criminalità, sia l’introduzione di una specifica modifica all’istituto dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, che priva colui che sia stato condannato alla pena dell’ergastolo e alla reclusione per un tempo non inferiore ai cinque anni, della possibilità di partecipare a qualsiasi iniziativa promossa, sostenuta o patrocinata da una Pubblica Amministrazione.

Lo scopo di tali provvedimenti è volto ad evitare che coloro che  hanno colpito i rappresentanti dello Stato, possano ottenere un vantaggio, economico o meno, dal racconto delle loro gesta.

L’Associazione Vittime del Dovere ribadisce dunque la necessità di insistere affinchè le Istituzioni evitino ogni possibile sostegno a tali tribune psuedo-riabilitative.

Emanuela Piantadosi
Presidente Associazione Vittime Del Dovere Onlus

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