L'Associazione Vittime del Dovere svolge da anni una copiosa attività di approfondimento e sensibilizzazione finalizzata alla conoscenza e allo studio dei fenomeni criminali e al contrasto della criminalità organizzata.
Un impegno quotidiano che si esplica, in contesti istituzionali, parlamentari, pubblici e didattici, attraverso:
“TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI: UN PERICOLOSO CAMPO DI ATTIVITA’ DELL’ECOMAFIA. QUALI SOLUZIONI?”
Dopo l’enorme successo riscosso con la prima edizione torna in Abruzzo il Progetto di “Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità” in memoria delle Vittime del Dovere, promosso dall’Associazione Vittime del Dovere in collaborazione con il Miur.
L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito delle attività che la Onlus svolge da anni nelle Scuole secondarie di primo e secondo grado, al fine di fare prevenzione promuovendo la cultura della Legalità tra i giovani, per l’anno scolastico 2018/2019 propone agli studenti una tematica oggi di grande attualità quale l’inquinamento ambientale.
Una problematica assai sentita nella Regione Abruzzo, come in molte altre regioni di Italia, e che si presta a numerosi spunti di riflessione.
Gli studenti, infatti, sono chiamati a svolgere degli elaborati partendo dal seguente titolo: “Traffico illecito di rifiuti: un pericoloso campo di attività dell’ecomafia. Quali soluzioni?”.
Per agevolare il lavoro si propone la seguente traccia:
Il fenomeno dell’ecomafia ha assunto oggi una dimensione globale, rappresentando una minaccia non solo per gli ecosistemi, ma anche per la nostra salute e per l’economia. Tra i vari aspetti il più complicato da contrastare, anche in Abruzzo, è sicuramente il traffico illecito di rifiuti.
Nel corso degli anni sono mutate sia le strategie illegali, sia le modalità con le quali le organizzazioni criminali operano, attuando veri e propri circuiti di riciclo in nero o finto riciclo, che hanno dato vita a una imprenditoria definita “ecocriminale". Questo grave reato ambientale non può che penalizzare e condizionare la vita dell’intera comunità.
Scegliendo tra gli episodi illeciti accaduti nel territorio in cui vivi, analizza e approfondisci il problema, trovando proposte ed iniziative per affrontare il fenomeno. Prospetta soluzioni utili per riappropriarsi del territorio, valorizzandone la cultura e per promuovere il concetto di legalità tra i giovani.
Il Progetto, presentato lo scorso 9 novembre 2018, in occasione del VII Seminario Nazionale di criminologia "Ecomafia ed Agromafia: analisi, riflessioni e proposte”, tenutosi a Sulmona, è legato a una borsa di studio che sarà consegnata agli autori degli elaborati più significativi per l’acquisto di materiale didattico.
I ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado partecipanti al progetto, aiutati dai professori, avranno tempo fino al 30 settembre 2019 per consegnare temi, cartelloni, video, slide, canzoni, e quanto scaturirà dall’unione tra la tematica e la loro creatività.
Una commissione, composta da rappresentanti dell’Associazione Vittime del Dovere e dell’Ufficio Scolastico della Regione Abruzzo, assegnerà i premi ai lavori più significativi e meritevoli, sottolineando in tal modo l’importanza di una riflessione e di un impegno comune e condiviso su tematiche di grande interesse per i giovani e per la comunità.
Gli elaborati dovranno essere consegnati secondo le seguenti modalità:
Gli elaborati dovranno riportare in modo chiaro l’indicazione Concorso di idee: “Traffico illecito di rifiuti: un pericoloso campo di attività dell’ecomafia. Quali soluzioni?”, l’indicazione dell’Istituto Scolastico, della classe e dei nominativi dei ragazzi coinvolti e, ove necessario, le rispettive liberatorie sottoscritte dai genitori.
ASSOCIAZIONE VITTIME DEL DOVERE
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