L'Associazione Vittime del Dovere svolge da anni una copiosa attività di approfondimento e sensibilizzazione finalizzata alla conoscenza e allo studio dei fenomeni criminali e al contrasto della criminalità organizzata.
Un impegno quotidiano che si esplica, in contesti istituzionali, parlamentari, pubblici e didattici, attraverso:
Egr. Dott. Giuseppe Sala
Milano
Egregio Sindaco,
presumo che questa mia, al pari del comunicato dell’Associazione Vittime del Dovere, non avrà riscontro;
probabilmente neanche supererà il filtro dei Suoi collaboratori all’uopo incaricati, ma provo ugualmente a inoltrarla.
Le premetto che non intendo qui esercitare il mio “mestiere di vittima”, né tentare di esercitare quello di parola che comunque, contrariamente a quanto qualcuno afferma, è stato e continua ad essere appannaggio degli ex brigatisti e non dei sopravvissuti.
Né intendo ripercorrere la sofferenza di quaranta anni della vita di mia madre, di mio fratello e miei.
Oggi Le scrivo non nella mia qualità di figlia di una Vittima, ma in quanto madre di due ragazzi, perché sono inorridita dal messaggio che proprio le Istituzioni lanciano alle nuove generazioni promuovendo eventi quali quello in programma per il 18 aprile per la presentazione del libro della signora Balzerani; eventi nel corso dei quali viene data ancora una volta la parola agli assassini (possiamo definirli ex brigatisti, ma non ex assassini, così come mio Padre Girolamo non potrà mai essere una ex vittima) , senza contraddittorio, liberi di raccontare la loro verità, senza mai prendere le distanze dal loro passato e, anzi, continuando sottilmente a difendere le azioni compiute, giungendo ad oltraggiare la Memoria delle persone alle quali hanno tolto la vita.
Ancora una volta sono profondamente rammaricata, ma non sorpresa, per l’ennesima iniziativa di chi per primo dovrebbe rispettare e difendere la Memoria, ma anche e soprattutto valutare con grandissima attenzione il messaggio che tali situazioni possono veicolare ai giovani.
Le significo fin da ora che non mi stupirò in caso di Suo mancato riscontro; il silenzio e l’indifferenza per le Vittime del Dovere da parte dei rappresentanti delle Istituzioni - in contrapposizione alla loro disponibilità e attenzione per altre categorie – sono ormai comportamento scontato e consolidato nel tempo.
Ambra Minervini
Roma, 17 aprile 2019
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