Mario D’aleo vittima di mafia
Il 13 giugno 1983, mentre globe trotter svolgeva indagini contro Cosa nostra a Monreale, il capitano dei carabinieri Mario D’Aleo venne ucciso a colpi d’arma da fuoco sparati alle sue spalle; con lui morirono il carabiniere Pietro Morici e l’appuntato Giuseppe Bommarito. È questa la storia ricostruita nel volume Per sempre fedele, scritto dal nipote Marco D’Aleo, Capitano presso la compagnia di Vimercate e da Valentina Rigano, giornalista e autrice televisiva. La prima parte del libro ricostruisce con precisione storica i fatti accaduti, con ricchezza di fonti e di testimonianze, mentre nella seconda gli autori narrano la vita di Mario D’Aleo, “un uomo normale, con una vita normale, ma che per servire lo Stato è diventato un eroe”. Il volume che narra la vita di Mario D’Aleo, Medaglia D’oro al valore civile, vuole anche essere un altro tassello nella lotta alla mafia, che “non vince perché non riesce mai a seppellire la memoria di chi la combatte”. Parte del ricavato dalle vendite, su richiesta degli autori, sarà devoluto all’associazione “Vittime del Dovere”. Il libro è stato presentato venerdi 13 dicembre 2013 presso l’Auditorium della Biblioteca Civica a Vimercate. Una serata in cui sono intervenuti Valentina Rigano, autrice del volume in collaborazione con Marco D’Aleo, Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Vimercate; Silvia Sarti, figlia del maresciallo Giacinto Sarti; Emanuela Piantadosi, associazione Vittime del Dovere; e il Sindaco Paolo Brambilla.
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