ANCORA UNA VASTA ECO PER LA INTITOLAZIONE DELLA CASA DI RECLUSIONE DI S. MARIA C.V. ALLA MEMORIA DEL GENERALE
FRANCESCO UCCELLA
VITTIMA DEL DOVERE
Il discorso del figlio del maresciallo Pasquale Mandato, comandante degli Agenti di custodia assassinato dalla camorra in Piazza S. Francesco nel 1983 mentre prendeva servizio al carcere vecchio
Dall’inviato
Ferdinando Terlizzi
S. Maria C.V. – Nell’ambito della manifestazione per la intitolazione del carcere sammaritano, al Generale Francesco Uccella, vittima del dovere, e subito prima che alla vedova Dott.ssa Maria Leonardi, e alle figlie Margherita, Angela, Daniela e Giovanni, venisse consegnata una targa ed una pergamena, in ricordo della celebrazione, da parte Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, Tommaso Contestabile, e dopo il saluto della Direttrice Carlotta Giaquinto, ha preso la parola Franco Mandato, figlio del maresciallo Pasquale, trucidato barbaramente nella piazza antistante il vecchio carcere, per opera di alcuni camorristi cutoliani.
In questa giornata così importante per il Dipartimento della Polizia Penitenziaria e per la comunità di Santa Maria Capua Vetere, - ha esordito Franco Mandato - è per me particolarmente significativo rappresentare l’Associazione Vittime del Dovere, in qualità di orfano del Maresciallo del Corpo degli Agenti di Custodia Pasquale Mandato, Medaglia d’oro al merito civile, ucciso purtroppo proprio in questa città il 5 marzo 1983. Con la nostra presenza vogliamo rendere onore e ricordare con sentita partecipazione il Generale Dott. Francesco Uccella, Vittima del Dovere, al quale si intitola oggi la casa di reclusione. Vi porto gli ossequi di Emanuela Piantadosi, Presidente dell’Associazione, orfana del Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Stefano Piantadosi, ucciso ad Opera, in provincia di Milano, nel 1980 da un ergastolano in permesso premio.
Rivolgo un sentito e sincero saluto alle autorità civili, militari e religiose e ai cittadini presenti di Santa Maria Capua Vetere da parte di tutti i nostri associati, familiari di Servitori dello Stato, appartenenti alle Forze dell’Ordine, alle Forze Armate e alla Magistratura, caduti o rimasti invalidi nell’adempimento dei propri compiti istituzionali. E’ con partecipazione che volgo un affettuoso pensiero ai congiunti di Francesco, in particolare alla moglie Mariella e ai figli. Condivido in prima persona i sentimenti di commozione e di orgoglio che animano noi familiari in queste particolari occasioni. A maggior ragione in questo luogo dove il mio stesso padre ha dato la propria vita per servire fino in fondo la nostra Nazione. La nostra Associazione ringrazia sentitamente il Dipartimento della Polizia Penitenziaria e il Presidente Dott. Giovanni Tamburino per aver voluto scolpire nella storia e nella memoria collettiva l’impegno del Generale Francesco Uccella, il quale ha guidato con umanità e attenzione questo complesso penitenziario dal 1991 al 2001, lasciando una traccia indelebile del suo passaggio. Un grazie anche per la possibilità di sottolineare l’impegno etico che le nostre famiglie svolgono, attraverso l’Associazione Vittime del Dovere, su tutto il territorio nazionale.
La nostra Associazione con sede presso la casa del Volontariato di Monza, costituita esclusivamente da vedove, orfani, invalidi e genitori di quanti hanno sacrificato la propria vita per lo Stato, da anni si impegna in modo concreto e costante affinché:- venga approvata e consolidata una legislazione rispettosa del sacrificio delle Vittime del Dovere;- siano garantite eque ed adeguate tutele alle famiglie dei caduti e degli invalidi;- venga diffusa la cultura della legalità tra i giovani Numerosi sono i progetti svolti nelle scuole con migliaia di ragazzi, perché crediamo che sia importante perseguire anche una finalità preventiva per impedire che altre famiglie vivano la nostra difficile e dolorosa esperienza. Sarebbe importante far conoscere anche a chi ha sbagliato nella vita, a chi si è macchiato del sangue di altre persone, a chi ha tolto la vita ad onesti servitori dello Stato, le conseguenze dei loro gesti scellerati. E rivolgo a nome dell’Associazione un invito al direttore della casa di reclusione, affermando che noi familiari siamo disponibili a portare la nostra testimonianza anche all’interno del carcere , a chiunque voglia intraprendere un serio e sincero percorso di riabilitazione e di consapevolezza dei propri errori, manifestando le tante difficoltà e le costanti paure che ci trasciniamo nel corso di tutta la nostra vita. In questi giorni si parla di amnistia e di indulto per le condizioni difficili di vita dei carcerati.
Per noi è doveroso affrontare il serio problema del sovraffollamento degli istituti di reclusione italiani, tuttavia, considerando la posizione di coloro che hanno compiuti omicidi, magari in modo reiterato, è sempre necessario aver presente il sacrificio delle vittime e dei loro familiari, condannati ad un fine pena mai (condannati ad una pena senza mai fine).
Una delle finalità della nostra Associazione è quella di onorare la memoria dei Caduti delle Vittime del Dovere attraverso iniziative che tengano vivo il ricordo e alimentino il rispetto per il lavoro svolto quotidianamente da tutti i rappresentanti delle Istituzioni e oggi proprio attraverso l’intitolazione della Casa di Reclusione alla memoria del Generale Francesco Uccella siamo particolarmente fieri di ricordare una vittima del dovere, un uomo, un marito, un padre”.
Sostieni l'associazione!
Fai una donazione con