E' stata confermata la condanna per Luigi Preiti, il disoccupato calabrese che il 28 aprile del 2013 sparò contro quattro carabinieri davanti a Palazzo Chigi. I giudici della I corte d'assise d'appello hanno respinto il ricorso del pg, che aveva sollecitato 18 anni di pena. Nell'azione posta in essere da Preiti rimase gravemente ferito il brigadiere dell'Arma, Giuseppe Giangrande. La figlia presente in aula, ha spiegato dopo la sentenza: "E' stata confermata la condanna. Sono soddisfatta". I difensori dell'imputato nel corso del loro intervento avevano sollecitato i giudici a disporre una perizia psichiatrica sul loro assistito. "L'associazione vittime del dovere esprime la soddisfazione per la conferma della sentenza di primo grado nei confronti di Luigi Preiti". Lo ha detto l'avvocato Stefano Maccioni che ha rappresentato davanti ai giudici del tribunale di Roma le ragioni dell'associazione nel processo a carico del disoccupato calabrese che fece fuoco davanti a Palazzo Chigi nel 2013. "Abbiamo voluto - ha continuato il penalista - con la nostra presenza nel processo, attestare la vicinanza alle vittime per la brutale aggressione subita". Nell'azione di Preiti rimasero feriti 4 carabinieri.
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