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La stampa e la TV
19 FEBBRAIO 2012
Comune di opera - A SCUOLA DI LEGALITA’: STOP AL CYBERBULLISMO

OPERA (19 febbraio 2012) – Il 34 % del bullismo, oggi è on-line. E’ questo il dato che ha determinato la scelta del comitato Stefano Piantadosi che ha organizzato presso il cinema teatro Eduardo il convegno “cyberbullying e cuberstalking, conoscerli per difendersi” incentrato su due fenomeni che stanno prendendo sempre più piede tra i giovani che di computer e telefonini ne fanno il loro pane quotidiano. “Credo molto nella valenza educativa di iniziative come queste – ha detto l’assessore alla cultura e all’istruzione, MariaPia Gimmillaro portando i saluti del Sindaco – effettuate da esperti sono rivolte agli studenti delle scuole medie che, in una fase delicata della loro crescita, hanno bisogno di essere seguiti ed educati alla legalità e al rispetto reciproco”. Effettuato dietro l’anonimato che concede la rete e più in generale la tecnologia, il cyber bullismo e il cyberstalkyng sono forme di aggressione che implicano un abuso di potere nelle relazioni: l’obiettivo è quello di danneggiare l’altra persona. Un età compresa tra i 10 e i 16 anni, un immagine da bravo ragazzo-studente, una competenza informatica superiore alla media e un’incapacità di valutazione delle azioni compiute on-line: è questo l’identikit del cyberbullo che, incapace di compiere atti di violenza nella vita reale preferisce celarsi dietro ad un nickname o ad un sms per ferire a colpi di mouse. Come capire quando si è vittima di bullismo on line, come reagire e come denunciare il fenomeno, prima ai genitori e poi agli organi competenti, sono stati i contenuti dell’originale lezione che, vicino a psicologi ed esperti ha visto in cattedra i carabinieri.

Ma se i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno trattato l’aspetto pratico, gli psicologi sono intervenuti sulle cause-effetto del fenomeno analizzando il fenomeno anche dal punto di vista della vittima. La giovane vittima del cyberbullo è solitamente tormentato da bassa autostima, ansia, paura e problemi scolastici e famigliari. Proprio questa insicurezza li porta a non confidarsi con i genitori per paura di reazioni eccessive da parte degli adulti che potrebbero adottare regole restrittive nell’utilizzo della tecnologia. Un altro freno è dato anche dalla paura di vendetta. Come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo può a volte costituire una violazione del codice civile, del codice penale e del codice della privacy.

Organizzata dal Comitato Stefano Piantadosi nato per ricordare il Maresciallo medaglia d’oro al merito Civile morto durante lo svolgimento del suo lavoro, fortemente sostenuto dal Sindaco Ettore Fusco che ne ha voluto la sede presso la biblioteca di Opera, l’iniziativa presentata da Emanuela Piantadosi fa parte di una serie di manifestazione che hanno come scopo principale quello di promuovere valori come uguaglianza e legalità. Per questo, sono state intraprese diverse iniziative di sensibilizzazione rivolte agli studenti delle scuole di Pieve Emanuele, Opera e Locate Triulzi oltre che all’intera cittadinanza. Per le scuole è in calendario la Mostra sulla Sicurezza vista dai Bambini e il prossimo mese di giugno, in occasione del 32esimo anniversario della scomparsa del Maresciallo Piantadosi, la cerimonia di titolazione di una via a lui dedicata nel comune di Opera.

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