Si celebra la memoria e i parenti sono dimenticati
Anche quest’anno, il 9maggio, è stato celebrato il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo. In quella data, nel 1978, le Brigate Rosse uccisero lo statista democristiano Aldo Moro, e la mafia ammazzò Peppino Impastato. Ma mentre lo Stato si ricorda, apparentemente, delle moglie e dei figli di chi perì per mano dei suoi nemici, le istituzioni, in più di un’occasione, tendono la mano proprio agli ex terroristi. Lo fanno con la legislazione premiale, che ha consentito a molti di loro di uscire dal carcere senza scontare tutta la pena, oppure facendoli lavorare dentro il Palazzo, dando loro qualche consulenza, o ancora patrocinando le loro opere letterarie spesso mistificatorie. E ciò avviene mentre i familiari delle vittime lamentano la lontananza proprio di quello Stato per difendere il quale i loro papà, figli e mariti, sono caduti con onore, per poi essere dimenticati e ricordati solo una volta l’anno nel giorno chiamato quasi beffardamente «della memoria».
Luca Rocca
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