A 34 anni dalla tragica scomparsa il suo esempio continua a vivere
Opera, 18 giugno 2014 - A 34 anni dalla sua scomparsa, domenica 15 e lunedì 16 giugno è stato commemorato il Maresciallo Capo Stefano Piantadosi, medaglia d’oro al Merito Civile.
Il maresciallo, all’epoca dei fatti comandante della caserma di Locate Triulzi che copriva, oltre a Locate, anche i comuni di Pieve Emanuele e Opera era una presenza costante e un punto di riferimento in un territorio in espansione come molti a quell’epoca; con la sua professionalità e i suoi valori cercava di accompagnarlo nel miglior modo possibile nella trasformazione (anche sociale) che stava vivendo. E’ proprio a Opera, che durante il servizio di ordine pubblico organizzato in occasione di una gara ciclistica, il Maresciallo Piantadosi individua una persona sospetta. L’uomo, fermato, mostra un documento con generalità false e il comandate, accortosi del comportamento sospetto e vista la folla di persone, decide di portarlo in caserma per ulteriori accertamenti. Viene quindi fatto sedere sul sedile posteriore dell’automobile, vicino a Giovanni Motta, giovane carabinieri di ferma breve che, durante il viaggio inizia a perquisirlo: improvvisamente il malvivente estrae una pistola e fredda il maresciallo alla nuca. La macchina sbanda e finisce nelle campagne : l’uomo, poi identificato come Ferruccio Zanoli, un latitante in fuga accusato di omicidio e fuori per un permesso premio, non è stato mai più catturato.
A distanza di così tanti anni, la figura del Maresciallo Piantadosi è ricordata con iniziative che coinvolgono gli alunni delle scuole sul tema della legalità e tutti e tre i comuni, proprio come avvenuto quest’anno. Domenica mattina, infatti, corone d’alloro sono state poste ai piedi del monumento dedicato a Stefano Piantadosi nella caserma di Pieve Emanuele, titolata proprio al compianto maresciallo e ai piedi del cippo sul luogo della sua tragica morte mentre sul monumento realizzato a Locate è stata affissa una targa. Infine, la messa presso il Santuario operese e lunedì pomeriggio il ricordo al cimitero di Bernareggio, dove il compianto è stato sepolto. Qui, alla commemorazione e alla funzione in chiesa, in occasione del bicentenario della fondazione del corpo dei carabinieri, ha partecipato a rappresentare la vicinanza e la stima dell’Arma alla famiglia Piantadosi il Generale di Corpo d’Armata Vincenzo Giuliani, alla guida del Comando Interregionale Carabinieri “Pastrengo”.
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