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10 OTTOBRE 2016
centroabruzzonbews.blogspot.it - AL VIA AL TEATRO “ MARIA CANIGLIA” IL V SEMINARIO DI CRIMINOLOGIA

seminario-vdd.jpgSULMONA - Evoluzione della pena: prima, durante e dopo. Gli effetti sulle vittime del reato è il titolo del V seminario di Criminologia organizzato dall’International Police Association, L’Associazione di Volontariato Vittime del  Dovere, La UIL PA Polizia Penitenziaria Abruzzo e la Camera Penale “Serafino Speranza” di Sulmona che si svolgerà lunedi' 7 novembre, alle ore 9.30.Già il tema del seminario svela le molteplici sfaccettature di un illecito e di una sentenza a cui sono legate diverse realtà.

Una pena non è solo da affrontare, ma da accettare pr chi è vittima del reato che l’ha determinata e che ne sollecita applicazioni più o meno morbide o rigide a seconda della gravità. La vittima spera che la bilancia pesi più sulla punizione che sulla rieducazione del condannato. L’evoluzione della pena poi incide sulla gravità di un reato, ma anche sul recupero di chi deve scontare. E’ un discorso di interconnessioni che sarà affrontato per l’occasione con gli approfondimenti e le relazione degli esperti di diritto e criminologia.

Moderatore d’eccezione dell’incontro sarà Eugenio Sarno, Presidente Nazionale UIL PA Polizia Penitenziaria che scandirà i tempi ed introdurrà ai diversi interventi dei relatori del calibro di Maria Cristina Giannini docente dell’Università di Teramo; Giuseppe Bellelli,Procuratore Capo del Tribunale di Sulmona; Gianmarco Cifaldi, docente dell’università Gabriele d’Annunzio di Chieti, Cinzia Simonetti, Avvocato penalista e componente dell’Osservatorio Nazionale Carceri Unione delle Camere Penali Italiane, Emanuela Piantadosi, Presidente del’Associazione di Volontariato Vittime del Dovere Onlus; Maria Rosaria Parruti, del Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila e Mirella Agliastro Sostituto Procuratore Generale Corte d’Appello di Palermo. Le conclusioni della mattinata di studi saranno affidate a Giovanni Legnini.

Nel corso del seminario sarà presentato il libro “ Per una madre” di Carmelo Sardo, giornalista e scrittore italiano, già vincitore del premio Leonardo Sciascia 2016.

Il seminario dà diritto ai crediti formativi per gli iscritti al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, Ordine dei giornalisti dell’Abruzzo, Ordine degli Assistenti Sociali oltreché crediti universitari.

L’Evento è organizzato  con il patrocinio e concorso del Comune di Sulmona; in collaborazione con la Fondazione CArispaq, Comune di Molina Aterno, Fondazione AIAS Onlus di Sulmona,l’Associazione Giostra Cavalleresca; con il patrocinio del Consiglio della Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila,, Università di Teramo, Urbino,Chieti e Pescara,  i consigli degli ordini degli avvocati, giornalisti dell’Abruzzo ed assistenti sociali d’Abruzzo e dall’Istituto per lo studio del diritto dell’Esecuzione penale  e del diritto penitenziario Onlus. 

L’idea nata dal confronto fatto con gli amici Pellegrino Gaeta ed Eugenio Sarno  mi ha portato ad elaborare l’organizzazione di un evento che vorrei desse ai tanti caduti nell’espletamento del loro dovere la giusta collocazione in fatto di memoria. Le tante vittime del dovere non potevano  che calamitare la mia attenzione non fosse altro per la  peculiarità che hanno di ricadere troppo facilmente ed ingiustamente nei meandri dell’oblio.

 La speranza che vorrei sbocciasse da un appuntamento così importante e che, mi auguro, veda la partecipazione di tantissimi deputati alla costruzioni di norme,è quella di veder accolte le tante richieste  avanzate dalle associazioni all’uopo nate per evitare la cancellazione, dai ricordi di tutti noi, di coloro che non è sminuente definire autentici eroi. Merita questo la cara amica Emanuela Piantadosi,figlia di Stefano integerrimo maresciallo dell’Arma dei Carabinieri deceduto  nell’assolvimento del Suo dovere; così come lo meritano tutti coloro i quali, a garanzia della nostra democrazia e a salvaguardia della nostra libertà, hanno versato il loro preziosissimo sangue. Come non pensare, a tal proposito, al compianto Pasquale Campanello mio collega ed ispiratore di un modello di vita troppo bello per non essere seguito e capace di riempire  d’orgoglio il cuore di un poliziotto penitenziario, come quello mio e che, grazie al suo esempio ha saputo innamorarsi di una professione tanto delicata quanto essenziale nella gestione di chi ha prodotto morte fisica e morale.

A tal proposito e per l’occasione sarà consegnato un riconoscimento ad Antonietta Oliva , vedova del compianto Pasquale, vittima del dovere, in servizio a Poggioreale, Casa Circondariale di Napoli, tra i penitenziari più affollati d’Italia. Vittima di un agguato, il Sovrintendente Campanello, appena trentatreenne e due figli di 2 anni e 4 mesi, l’( febbraio 1993 è stato assassinato da 4 killer della camorra dinanzi la propria abitazione, in località Torrette di Mercogliano, in provincia di Avellino. Pasquale, uomo ligio al dovere,serio, irreprensibile, attento al rispetto delle regole, è stato riconosciuto vittima del dovere dal Ministero dell’Interno.

 In questa giornata dedicata alla memoria non potevo non omaggiare il nome di una persona che ancor prima di Pasquale ha saputo dare lustro a chi lavora in carcere: Carmelo Sardo. Persona capace di tradurre in cultura ciò che ne è derivato dalla sua esperienza vissuta nel penitenziario di Favignana. Bisogna leggere i suoi capolavori affinchè ci si possa rendere conto di quanto vitale sia la conoscenza dei suoi scritti per riuscire ad  appassionarsi di un mestiere come il mio dai più ritenuto tra i più difficili e pericolosi ma che, se preso nel giusto verso, può regalare enormi soddisfazioni. Vittima indiretta del reato lo è stato anche Melchiorre Contena costretto a farsi 31 anni di carcere da innocente e tutti quelli che, come lui, in silenzio, hanno dovuto patire il fatto di non essere andati oltre il più ragionevole dubbio nell’espletamento delle mansioni investigative o nell’emanazione di sentenze.

 Questo Seminario, infine, non può altresì non mettere in risalto nell’oblio nel quale cade anche la vita di persone vittime anch’esse ma non di un reato penale bensì morale: i ragazzi diversamente abili. Queste amabili anime sono gli autori, grazie all’inestimabile lavoro prodotto da una vita dal Professore Sante Ventresca e padre di un angelo di nome Gemma, del premio che da quest’anno assegneremo ad una vittima del dovere. A lui vorrei  si prestasse l’attenzione che merita. Il tutto affinchè la Residenza per Disabili ”Villa Gioia”, dedicata a questi angeli e pronta da tempo immemore, riceva l’accreditamento necessario per la sua apertura. 

Lascio agli esimii relatori la capacità di mettere insieme il tutto e sfornare un prodotto che offra a chi vorrà lavorarci su la possibilità di dire un giorno: “ sono stato uitile!”.

Il Vice Segretario Regionale IPA Abruzzo

Tratto da centroabruzzonews.blogspot.it

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