(ANSA) - ROMA, 9 NOV - La Corte di Appello di Brescia, respingendo l'appello dell'amministrazione contro l'accoglimento in primo grado, ha confermato la spettanza, per le vittime del dovere, di un assegno pari a 500 euro invece che di 258,23. A renderlo noto è l'Associazione Vittime del Dovere onlus, presieduta da Emanuela Piantadosi, la quale ricorda che il primo provvedimento giurisdizionale che accolse la tesi della spettanza dell'assegno dello stesso importo corrisposto alle vittime del terrorismo, risale al 2013. "In quella occasione un nostro socio ottenne dal Consiglio di Stato - spiega Piantadosi - in sede di ottemperanza a sentenza del giudice ordinario che aveva attribuito l'assegno in 500 euro, in riconoscimento del principio secondo cui a tutte le vittime del dovere spettava questo importo". Da allora si sono pronunciati diversi giudici in tutta Italia. "La sentenza della Corte d'Appello di Brescia è una ulteriore tappa di avvicinamento all'obiettivo della completa equiparazione che, se attende ulteriori interventi normativi per la materia previdenziale - scrive l'associazione - può invece trovare piena realizzazione quantomeno a livello assistenziale tramite il giudice, rimediando così ad una prassi restrittiva". Dopo una serie di incontri con i ministeri competenti, L'Associazione Vittime del Dovere è riuscita ad ottenere il numero degli effettivi beneficiari dell'intervento che dovrebbe vedere l'adeguamento dell'importo dell'assegno vitalizio e sollecita quindi una proposta emendativa alla legge di Bilancio 2017 che vada in tal senso. (ANSA).