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04 OTTOBRE 2017
ZAC Sette - Nuove regole nel 41bis, convegno a Sulmona

Sarà dedicato alla prima circolare dedicata alla gestione dei boss soggetti al 41bis e alla difficoltà a reperire posti branda per le persone soggette a questo tipo di regime penitenziario il il VI seminario di criminologia in programma il 10 novembre nel teatro comunale di Sulmona. All'importante evento organizzato dalla Uil Abruzzo, dall'international Police Association Abruzzo e dall'associazione nazionale vittime del dovere grazie al prezioso contributo in collaborazione con i Comuni di Sulmona e Molina Aterno, Fondazione Carispaq, associazione Libera e la prison Followship Italy, Università di Chieti e Pescara. Parteciperanno Gianmarco Cifaldi dell'università di Chieti e Pescara; lo stesso presidente dell'associazione nazionale vittime del dovere Emanuela Piantadosi; il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo e quello della UilPA Polizia penitenziaria Angelo Urso. Prevista la partecipazione straordinaria di Marcella Reni Presidente della Prison Followship Italy Association e del Capo dell' Antiterrorismo di New York l'inspector of NYPD Joseph Gallucci. L'occasione sarà buona pera consegnare il primo premio internazionale e secondo nazionale "vittime del dovere" alla memoria dei poliziotti e pompieri caduti nel crollo delle torri gemelle a New York e al maresciallo dei carabinieri di Pacentro Franco Lattanzio e per presentare i libri "Lo sguardo recluso" dello scrittore Gianmarco Cifaldi e "Figli della ndrangheta" della giornalista scrittrice Angela Iantosca. Sono aperte le iscrizioni alle quali si potrà accedere compilando il modulo da richiedere a convegnosulmona@virgilio.it. "L'idea di realizzare a Sulmona un seminario del genere non è un caso" spiega il promotore dell'iniziativa Mauro Nardella "In questa città è infatti presente uno degli istituti di pena tra i più importanti d'Italia al cui interno sono reclusi ex 41bis. Sulmona, tra l'altro, sembra si sia divisa con L'Aquila proprio la possibilità di avere ristretti al suo interno detenuti sottoposti al regime del 41bis e non è detto che non possa avere, vista la peculiarità che ha di essere carcere di massima sicurezza, un ulteriore contenitore di questa tipologia di reclusi ovviando così alla penuria di posti disponibili".

Tratto da ZAC Sette

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