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10 NOVEMBRE 2017
Rete5 TV - 41 bis, il doppio volto del carcere duro nelle interpretazioni di Ferri e Piantadosi

SULMONA - Da un lato il regime del 41 bis come privilegiato per i detenuti in cella singola e dall'altro l'alleggerimento delle misure restrittive ad esso correlato. Queste le due tesi di Emanuela Piantadosi, presidente dell'associazione di volontariato Vittime del dovere, e di Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, che si ''fronteggiate'' oggi al teatro Caniglia nel corso del IV seminario internazionale di criminologia, organizzato dal project manager Mauro Nardella della Uil e dell'Ipa. Gli atti del convegno saranno pubblicati e consegnati alle universita'. 

Mentre Piantadosi ha lanciato l'allarme sulla circolare dello scorso 2 ottobre che ''ammorbidisce il regime di detenzione e permettono anche la possibilita' di comunicare con l'esterno'', proponendo la necessita' di un Osservatorio dei parenti delle vittime che possa difendere diritti ed esigenze dei familiari e garantire la certezza della pena; Ferri ha fatto notare che col sovraffollamento che c'e' nelle carceri italiane avere una cella singola puo' in realta' costituire un privilegio. ''Il Ministero della Giustizia - ha sottolineato Ferri - dopo un ventennio ha bandito un concorso che permettera' a gennaio di assumere 1400 assistenti giudiziari da mandare anche al tribunale di Sulmona. Le assunzioni saliranno inoltre a 2800 grazie ad emendamento alla legge di stabilita'''. Il sottosegretario Ferri ha parlato inoltre di un impegno per far fronte alla carenza di organico nelle carceri: ''Arriveremo all'assunzione di 2000 agenti di polizia penitenziaria perche' noi facciamo i fatti e non le chiacchiere''. Il sottosegretario Ferri, insieme al segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, ha infine consegnato il premio nazionale vittime del dovere alle sorelle del maresciallo dei carabinieri di Pacentro Franco Lattanzio, morto durante una missione a Nassiriya il 27 aprile 2006.

Tratto da Rete5 TV

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