La promozione di grado per l’assistente capo di Polizia penitenziaria il mese scorso aggredito con inaudita violenza da un pericoloso ergastolano calabrese nel carcere di Sulmona è la proposta lanciata da Mauro Nardella, segretario Cst-Uil Adriatica-Gran Sasso. L’assistente capo, colpito con olio bollente sul volto e sul corpo, porta ancora i segni di quell’atto criminale, soffrendo ancora le pesanti conseguenze dell’aggressione. Restano peraltro devastanti le conseguenze psicologiche della violenza subita. “Quello che ha subito l’assistente capo ci lascia ancora esterrefatti per la ferocia e la violenza utilizzata nell’atto perpetrato a suo danno.Il tutto è accaduto in maniera del tutto gratuita, inspiegabile, improvvisa e senza nessun filo logico” sottolinea ancora Nardella, proponendo all’amministrazione penitenziaria un doveroso riconoscimento per il poliziotto così crudelmente aggredito. Lo stesso esponente sindacale ringrazia intanto il presidente dell’Associazione Nazionale Vittime del Dovere Emanuela Piantadosi per aver attivato l’iter al fine di far riconoscere allo sfortunato collega lo status di vittima del dovere. “A lei va il merito di aver immediatamente riconosciuto in A.P. il suo alto valore per essersi esposto, nello svolgimento del proprio ruolo di poliziotto, ad un grandissimo rischio e che solo per un caso non ha visto riempire una pagina ancora più nera di quella che è stata scritta” conclude Nardella.
Sostieni l'associazione!
Fai una donazione con