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12 OTTOBRE 2018
Giustizia NewsOnline - Sostenere tutte le vittime - Associazioni dal ministro

Un’altra giornata ricca di incontri, confronti e spunti interessanti per il Ministro Bonafede che, nell’ambito dell’iniziativa Il Ministro Ascolta, ha ricevuto negli uffici di via Arenula tre associazioni di operatori del mondo-giustizia o espressione della società civile.

Il primo incontro è stato quello con il presidente - Elisabetta Aldrovandi - e due componenti - gli avvocati Mattia Alfano e Fabio Troilo - dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, un‘associazione che porta avanti il proprio impegno per tutelare i diritti delle vittime di reati violenti e che ha già presentato diverse proposte di legge in materia di rito abbreviato e sconti di pena, di legittima difesa, di violazione di domicilio e di costituzione di parte civile. Tra le proposte avanzate, con l’obiettivo di evitare che le legittime aspirazioni di giustizia e verità delle vittime e dei loro familiari vengano frustrate o negate, anche quella volta a eliminare l’automatismo nel riconoscimento dello sconto di pena in caso di scelta del rito abbreviato in presenza di reati particolarmente gravi.

Sempre in materia di tutela delle vittime di reati è stato, poi, il confronto con la delegazione dell’Associazione vittime del dovere, composta dalla Presidente, Emanuela Piantadosi, figlia del Maresciallo Capo dei Carabinieri, Stefano Piantadosi, ucciso nel 1980 da un detenuto ergastolano in permesso premio evaso, e Ambra Minervini, figlia del giudice Girolamo Minervini ucciso a Roma dalle Brigate rosse il 18 marzo 1980. L’associazione, costituita da familiari di appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura caduti o rimasti invalidi nel servizio per contrastare la criminalità comune, quella organizzata e il terrorismo, si batte per rendere onore e preservare la memoria di quei servitori dello Stato caduti mentre prestavano servizio per garantire sicurezza e giustizia nell’interesse del Paese. In particolare, durante l’incontro, si è concordato sull’importanza di dare effettiva attuazione alla funzione rieducativa della pena, anche in ottica di riduzione del rischio recidiva, e al principio di certezza della pena in modo da non indebolire la fiducia dei familiari delle vittime di reati gravissimi nei confronti della capacità delle istituzioni di assicurare giustizia, tutelando chi, nella lotta alla criminalità, ha perso la vita. Tra le proposte avanzate, quella di creare un osservatorio delle vittime, “bilanciando così l’attenzione attuale dedicata su più fronti agli autori di reati”, di considerare la vittima anche nella fase successiva all’esecuzione della pena, includendo pure soluzioni di giustizia riparativa, e di assicurare, in generale, maggiore considerazione alle vittime nel corso dei procedimenti penali.

Il terzo incontro di questa mattina è stato, infine, con una delegazione dell’Associazione nazionale dei rendicontisti, fonici e verbalizzatori, formata da Alessandro Fabrizio, Cristiana Cerulli, Salvatore Amedeo. L’associazione è nata per “difendere la dignità e la professionalità di chi quotidianamente lavora per assicurare la fonoregistrazione e la verbalizzazione di tutte le deposizioni sull’intero territorio nazionale”. Si tratta di figure fondamentali nel concreto funzionamento di un tribunale, considerata l’importanza che una corretta resocontazione e una buona verbalizzazione degli atti processuali penali può avere per tutte le parti coinvolte. Si tratta di lavoratori che, però, non sempre hanno avuto l’attenzione che meritano e i riconoscimenti necessari.

Tra le richieste avanzate, per migliorare le condizioni lavorative, contrattuali ed economiche di questi lavoratori, ci sono il coinvolgimento dell’associazione in occasione della discussione del nuovo capitolato per l’assegnazione dell’appalto, il mantenimento dell’applicazione del contratto del settore multiservizio e l’inserimento di una clausola sociale nel prossimo bando di gara per favorire l’utilizzo in via prioritaria dei lavoratori già impiegati anche per garantire che un servizio così rilevante ai fini dell’organizzazione degli uffici giudiziari prosegua senza interruzioni o malfunzionamenti. Da parte dell’associazione è stata espressa grande soddisfazione per l’attenzione ricevuta e per il fatto stesso di essere stati, per la prima volta, ricevuti direttamente da un Ministro.

Tratto da Giustizia NewsOnline

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