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26 LUGLIO 2019
Il Corriere della Città - Morte del Vice Brigadiere Mario Rega Cerciello, l’Associazione Vittime del Dovere: ‘Inasprire le pene’

L’Associazione Vittime del Dovere è sgomenta nell’apprendere la notizia dell’uccisione del Vice brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Mario Cerciello Rega.

35 anni, sposato da solo 43 giorni, il Vice brigadiere è stato colpito da otto coltellate, una delle quali al cuore, che avrebbe permesso ai malviventi di fuggire. Mario, in servizio a Roma, sarebbe stato ucciso per cento euro, questa la cifra chiesta in cambio della restituzione di un borsello rubato ad una donna.

Il carabiniere è stato colpito più volte in varie parti del corpo. E’ arrivato in ospedale in condizioni disperate ed è deceduto poco dopo.

Ci stringiamo in un forte abbraccio alla famiglia del Vice brigadiere, a sua moglie e all’Arma dei Carabinieri. Si tratta dell’ennesima vittima di un lunghissimo elenco di servitori dello Stato che hanno sacrificato la propria vita per il Paese in nome dei principi di legalità e giustizia. Uomini e donne che ogni giorno onorano il Paese, il cui operato non deve essere reso vano.

“L’Associazione si impegnerà a proporre disegni di legge che rendano più efficace il trattamento sanzionatorio sia in termini di pena sia in termini di detenzione, affinché ci siano aggravanti specifiche per reati che vedano colpite le Forze dell’Ordine nell’esercizio della loro funzione. Certo ciò non ci restituirà il giovane Mario, ma è un atto doveroso nei suoi confronti per onorarne la memoria.

Sensibilizzeremo sul necessario inasprimento del periodo detentivo per quei soggetti che si macchiano di tali orrendi reati al fine di creare un concreto deterrente.

Purtroppo, la criminalità comune ed organizzata in Italia sanno perfettamente di poter ottenere “vie di fuga” attraverso un’inaccettabile impunità, garantita da consistenti sconti di pena e da troppo favorevoli misure alternative alla detenzione. Questo “modus pensandi ed operandi” della criminalità dovrà essere scardinato con azioni efficaci da parte delle Istituzioni e della Politica grazie alla pressione che solo un’Opinione Pubblica informata e responsabile può attivare in modo concreto. Attendiamo un riscontro da parlamentari volenterosi e sensibili  che vogliano intraprendere insieme a noi questa battaglia” ha dichiarato Emanuela Piantadosi, Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere.

Tratto da Il Corriere della Città

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