Agenpress. Oggi e domani la Corte Costituzionale si esprimerà in merito a ben tre questioni riguardanti i requisiti e le limitazioni per la concessione di benefici penitenziari a soggetti condannati per delitti commessi avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416-bis cod. pen. ovvero al fine di agevolare l’attivita’ di un’associazione mafiosa.
Inevitabilmente l’esito della pronuncia si riverbererà su tutti quei detenuti macchiatisi di reati gravissimi, su terroristi, stupratori, pedofili e boss della criminalità organizzata.
Le famiglie delle Vittime del Dovere auspicano, in questo frangente, il rispetto della Legalità, che indiscutibilmente la Corte Costituzionale autorevolmente incarna e amministra, ma invoca anche il concetto assoluto di Giustizia che contempla i diritti dei detenuti unitamente ai diritti di sicurezza dei cittadini, di rispetto della memoria delle vittime e di considerazione del dolore dei familiari delle vittime.
Questi ultimi tre aspetti non vengono assolutamente tenuti nella debita considerazione nel processo penale, benché nella valutazione del reato contro la persona siano elementi importantissimi, ugualmente coesistenti e non solo a livello teorico.
Associazione Vittime del Dovere
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