Quattro servitori dello Stato, Emanuele Reali, Vincenzo Carlo Di Gennaro, Emanuele Anzini e Mario Cerciello Rega, saranno commemorati come vittime del Dovere la mattina di venerdì prossimo, 8 novembre, dall’associazione nazionale Vittime del Dovere presieduta da Emanuela Piantadosi e dall’International Police Association, sezione di Sulmona, guidata da Giuseppe Ninu e il tenente dei Carabinieri Donato Agostinelli, in collaborazione con la Direzione della Casa Reclusione di Sulmona. Emanuele Reali brigadiere dei carabinieri è caduto nell’adempimento del dovere, investito e ucciso da un treno a poche centinaia di metri dalla stazione di Caserta. Il brigadiere stava inseguendo due ladri quando è stato travolto dal convoglio in corsa. E così un maresciallo maggiore di 46 anni, Vincenzo Carlo Di Gennaro, morendo in servizio nella piazza di Cagnano Varano (Foggia), il paese dove lavorava presso la locale caserma dei carabinieri. Lo ha ucciso un uomo con precedenti penali che ha estratto una pistola in occasione di un controllo e ha sparato ferendo anche un altro carabiniere. Una disgrazia avvenuta nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 giugno a Terno d’Isola, ha invece strappato dai suoi cari e dall’abbraccio della sua Sulmona la vita del quarantunenne appuntato dei carabinieri Emanuele Anzini. Poco prima delle tre, di quella tragica notte, Emanuele è stato travolto e ucciso da un’auto a un posto di controllo a bordo strada. Emanuele era padre di una ragazza di 19 anni che vive nella cittadina abruzzese. Egli era figlio a suo volta di un carabiniere, stava effettuando dei controlli lungo una via di Terno. Una notte come tante passata a pattugliare le strade della provincia: auto col lampeggiante, giubbotto catarifrangente, macchine da fermare, la richiesta di patente e libretto. Il lavoro di una vita, che l’appuntato svolgeva con serietà e professionalità: “ottima persona e un ottimo elemento”, sono le parole del comandante provinciale, il colonnello Paolo Storoni. L’appuntato Anzini era anche impegnato come volontario nella Croce rossa di San Pellegrino. Sono passati quasi due mesi invece dalla tragica morte di Mario Cerciello Rega , il vice brigadiere dei Carabinieri ucciso in via Cossa a Roma con otto coltellate, inferte da due balordi americani ma il dolore resta grande.
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