“Avrei preferito un riconoscimento al merito, per mio fratello, più che quello alla memoria e ora lo saluto lassù”. In lacrime Katia Anzini, sorella dell’appuntato Emanuele, travolto e ucciso da un’auto in corsa ad un posto di blocco, ha ricevuto ieri pomeriggio il premio Piantadosi per le vittime del dovere, durante il seminario di criminologia nell’aula magna dell’Università dell’Aquila. Con lei la figlia di Emanuele, Sara. Nella notte tra il 16 e 17 giugno scorsi, alle 3, a Terno d’Isola, nel Bergamasco, si è consumata la tragedia del quarantunenne carabiniere sulmonese. Con i familiari dell’appuntato Anzini, un riconoscimento è andato anche ai familiari di altre vittime del dovere, Emanuele Reali, Vincenzo Carlo Di Gennaro e Mario Cerciello Rega. A consegnare i riconoscimenti è stata Emanuela Piantadosi, presidente dell’associazione Vittime del Dovere.
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