L’associazione Vittime del dovere chiede al governo d’inserire nel maxiemendamento al Decreto legge Cura Italia provvedimenti concreti per tutelare le famiglie delle vittime del dovere colpite da Covid-19.
All’esecutivo si domanda di prestare particolare attenzione affinchè vengano garantite adeguate tutele alle famiglie dei tantissimi operatori colpiti da Covid19 che si sono sacrificati per il bene del Paese. Si fa riferimento al comparto pubblico medico-sanitario e le forze del’ordine che stanno fornendo assistenza con strutture, mezzi e personale nonchè le categorie che forniscono un servizio pubblico essenziale.
É una proposta intesa ad estendere i benefìci previsti per le Vittime del dovere a chi è deceduto o abbia subìto invalidità permanente non inferiore al 50% per avere contratto il virus in attività di servizio. L’associazione si è così premurata di far pervenire ai vertici dell’esecutivo, una proposta volta ad includere nella categoria già normata la specifica ipotesi collegata all’emergenza sanitaria determinata da Covid19, nonché ad evitare una doppia forma di indennizzo, ponendo il divieto di cumulo con altre provvidenza pubbliche.
La proposta prospettata è prevedere l’adeguamento dell’assegno vitalizio (legge 407/98) ove non si provvedesse a tale contestuale misura, non solo le Vittime già riconosciute dalla precedente normativa, ma coloro che dovrebbero rientrare con le nuove forme di tutela, sarebbero obbligati a rivolgersi agli organi giudiziari per ottenere l’accertamento di tale diritto che anche la Cassazione a sezioni unite ha considerato legittimo.
“attenzione è stata poi posta alla richiesta di stabilire un’adeguata integrazione a quello che è l’attuale fondo destinato alle Vittime del Dovere, su cui dovrebbero gravare i nuovi riconoscimenti – spiega con una nota l’associazione – É necessario l’incremento del fondo destinato alle tutele dei familiari di quanti stanno offrendo in queste settimane la propria vita per dare soccorso e aiutare gli altri. Riteniamo prioritaria la necessità di un concreto intervento in un momento storico in cui il sacrificio in termini di vite umane è enorme, con la speranza che questa nostra istanza di giustizia venga ascoltata. Siamo consci del fatto che il Governo abbia deciso di porre la questione di fiducia domani, giovedì 9 aprile, nell’Aula del Senato sul decreto legge Cura Italia e speriamo che in tale sede prenda adeguati provvedimenti per la tutela delle vittime di questa dolorosa emergenza sanitaria”.
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