L’Associazione vittime del Dovere apprende con sconcerto la notizia della scarcerazione di Pasquale Zagaria fratello del boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria e chiede ancora una volta l immediato intervento da parte del Governo affinche’ venga impedita l ingiusta scandalosa e immorale scarcerazione di pericolosi boss mafiosi in seguito all emergenza covid-19. Sono gia’ 400 i detenuti in alta sicurezza che si sono visti aprire le porte del carcere per scontare la pena presso le proprie abitazioni – si legge in una nota -. L associazione gia’ nei giorni scorsi aveva lanciato il suo grido d allarme sottolineando come i provvedimenti previsti dal Disegno di legge Cura Italia dalla Circolare Dap del 21 marzo e dalle altre normative vigenti nel settore penitenziario se non attentamente seguiti nelle loro applicazioni pratiche avrebbero dato il via ad una lunga serie di sconti e alleggerimenti di pena ingiustificati e del tutto irresponsabili . Necessario catalizzare l’attenzione della politica delle Istituzioni e dell’opinione pubblica su quanto sta accadendo nel mondo penitenziario – fa sapere ancora l’associazione -. Alcune centinaia di esponenti di spicco della criminalita’ organizzata sono sottoposti al regime speciale del 41-bis dell’Ordinamento Penitenziario ma altre migliaia sono in ‘Alta Sicurezza’ cioe’ le ‘seconde linee’ dei clan mafiosi. Molti tra loro hanno beneficiato dei provvedimenti emanati in conseguenza alla pandemia . Chiediamo al Governo che l’emendamento proposto dalla nostra associazione – si legge ancora nella nota – riguardante l’esclusione dai benefici penitenziari per i detenuti al 41bis e in Alta Sicurezza venga immediatamente riconsiderato nel primo provvedimento legislativo in esame poiche’ la salute dei detenuti e’ importante e verra’ egregiamente tutelata dallo Stato in ambiente protetto ed isolato come solo il carcere puo’ essere ma nondimeno la sicurezza della Nazione deve essere condizione irrinunciabile.Lo scenario che si sta paventando a nostro avviso e’ di estrema gravita’. Con il Cura Italia sono stati sospesi diritti e garanzie di rango costituzionale per tutti i cittadini onesti a tutela della salute pubblica nazionale. Il Provvedimento all’esame delle Camere a maggior ragione potrebbe derogare alcuni diritti per la popolazione detenuta introducendo per esempio la previsione che qualunque provvedimento amministrativo assunto dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria o comunque da altra Amministrazione Pubblica che intervenga sull’esecuzione penale escluda a priori la possibilita’ di favorire detenuti condannati e detenuti per reati di criminalita’ organizzata e altri reati gravi. In questo modo – conclude l’associazione – si sgombrerebbe il campo da interpretazioni o rischi di sovrapposizione tra provvedimenti urgenti quali quelli analoghi alla ormai famosa circolare Dap del 21 marzo scorso che possono essere ‘sfruttati’ dalla criminalita’ per ottenere vantaggi non previsti. Non possiamo permettere che coloro che si sono macchiati dei piu’ atroci delitti godano di ingiustificati sconti di pena ne’ possiamo accettare che la memoria delle Vittime venga cosi’ brutalmente infangata.
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