MILANO, Aug 7 (ANSA) -
"Occorre fare un serio e coerente lavoro di approfondimento, esplorando ed accertando l’esistenza di eventuali rapporti tra la politica e il terrorismo degli Anni di Piombo, anche attraverso l’istituzione di una nuova commissione d’inchiesta che determini la verità dei fatti una volta per tutte": di questo è convinta Emanuela Piantadosi, presidente dell'associazione Vittime del Dovere, a seguito della pubblicazione della corrispondenza tra Francesco Cossiga e alcuni membri delle Brigate Rosse, parte dell'archivio privato che l'ex presidente ha donato alla biblioteca della Camera, pubblicata oggi dal 'Corriere della Sera'.
Nel consiglio direttivo della Onlus, che tutela la memoria e i familiari di appartenenti alle forze dell'ordine, magistratura e forze armate, figura Ambra Minervini, figlia del magistrato Girolamo Minervini ucciso dalle Br. “Sono passati quarant'anni dall'assassinio di mio padre, una ferita mai rimarginata - ha commentato Minervini, avvocato a Roma, leggere la corrispondenza tra Cossiga e i brigatisti (non ex brigatisti, sarebbe come dire che mio padre e gli altri caduti sono ex vittime), la ha riaperta in maniera lacerante". Anche la famiglia del giudice trucidato chiede quindi giustizia e verità: "mi auguro che istituzionali abbiano finalmente il coraggio di fare chiarezza su quegli anni, ricostruendo una corretta verità storica e umana, tributando ai caduti almeno lo stesso rispetto e considerazione che sono tuttora tributati ai loro assassini”.
Tratto da ANSA
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