EMENDAMENTI ALLA LEGGE DI BILANCIO 2021: ATTENDIAMO UNA RISPOSTA CONCRETA DA PARTE DEL GOVERNO ALLE NOSTRE RICHIESTE DI TUTELA PER I SERVITORI DELLO STATO CHE HANNO SACRIFICATO LA PROPRIA VITA PER IL BENE COMUNE ANCHE DURANTE QUESTO MOMENTO DI GRAVE EMERGENZA SANITARIA…
A seguito delle costanti richieste avanzate dalla nostra Associazione a tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato, alcuni Onorevoli, di diverse aree politiche, hanno presentato importanti emendamenti, alla Legge di Bilancio 2021, volti a risolvere alcune delle annose problematiche che frustrano i diritti spettanti alle Vittime del Dovere.
L’Associazione, infatti, non poteva restare inerme, dopo aver letto la bozza del testo di legge economica per il prossimo triennio, dalla cui disamina si evince che, nonostante le roboanti promesse fatte dal Governo, nulla è previsto a favore degli appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate che, insieme al personale sanitario, hanno lottato, in prima linea, e si sono sacrificati per contrastare anche l’emergenza sanitaria in corso.
All’esame della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati sono ora depositati emendamenti che riguardano: l’estensione alle Vittime del Dovere dei benefici già previsti alle vittime del terrorismo; l’adeguamento del trattamento assistenziale di cui all’art. 2 Legge 407/98; la corretta applicazione della normativa relativa al collocamento mirato per le categorie protette.
Le richieste, già lungamente formulate in più sedi, se fossero state già recepite dal Governo avrebbero avuto l’innegabile vantaggio di allentare la pressione dei procedimenti attivati nei tribunali dalle famiglie delle Vittime del Dovere, costrette ad ottenere giustizia attraverso vie giudiziali. Queste ultime implicano, oltretutto, un ulteriore aggravio di spesa ed energie per lo Stato che risulta essere sempre parte soccombente nei nostri procedimenti.
Per tale ragione abbiamo richiesto un primo emendamento che prevede l’equiparazione delle Vittime del Dovere alle Vittime del terrorismo, con estensione di pari tutele anche al personale sanitario (medici, infermieri, Oss) e agli appartenenti alle Forze dell’Ordine e Forze Armate che durante il servizio, in occasione della pandemia, sono periti o rimasti gravemente invalidi (invalidità pari o superiore a 80 %) a causa COVID19, in nome del loro alto sacrificio per la Patria.
La norma peraltro tende ad evitare una doppia forma di indennizzo, ponendo il divieto di cumulo con altre provvidenze pubbliche.
Con un secondo emendamento, abbiamo chiesto l’introduzione di una disposizione che miri all’adeguamento dell’assegno vitalizio a favore delle Vittime del Dovere. L’eliminazione dell’attuale ingiustificata sperequazione comporterebbe un’innegabile riduzione del contenzioso, in essere e in previsione, con conseguente risparmio di spesa per l’erario, tenendo conto anche dei futuri riconoscimenti da Covid 19.
Infatti, ove non si provvedesse a tale contestuale misura, non solo coloro già riconosciuti dalla precedente normativa, ma anche i nuovi soggetti rientranti nella categoria di Vittime del Dovere saranno obbligati a rivolgersi agli organi giudiziari per ottenere l’accertamento dei propri diritti legislativamente riconosciuti, ma negati ingiustamente in via amministrativa.
Con un terzo emendamento abbiamo sollecitato un intervento affinché sia reso effettivo il diritto al collocamento mirato delle categorie protette, anche in funzione dell’ulteriore categoria di vittime Covid del comparto sanitario inserita nei mesi scorsi.
Di fatto non va dimenticato che l’articolo 16 bis del Decreto Rilancio prevede l’estensione del beneficio del collocamento mirato, con le prerogative delle Vittime del dovere, terrorismo e della criminalità organizzata ai medici, agli operatori sanitari, agli infermieri, agli operatori sociosanitari e agli altri lavoratori nelle strutture sanitarie e sociosanitarie vittime (sia per decesso sia per l’invalidità permanente) del contagio da COVID19.
Tale riconoscimento, che dovrebbe essere un segno di gratitudine per le Vittime del Dovere e le Vittime del COVID19, rischierebbe di appalesarsi come insufficiente, inefficace ed inapplicabile date le innumerevoli criticità all’effettiva fruizione.
La nostra proposta emendativa prevede norme specifiche caratterizzate da trasparenza, controllo e sanzionamento, misure necessarie in assoluto e soprattutto in previsione dei numerosi bandi di concorso riguardanti future prossime assunzioni nel settore pubblico. Quanto esposto rende, pertanto, più che opportuno e coerente un intervento in tal senso.
“Sono argomenti delicati e complessi, ma che necessitano azioni immediate e risolutive” dichiara il Presidente Emanuela Piantadosi “Speriamo che questa nostra richiesta di tutela per le famiglie delle Vittime del Dovere venga finalmente ascoltata dal Governo e da tutto il Parlamento. Ringraziamo gli Onorevoli che si sono prodigati nel dare un seguito concreto alle nostre istanze e che hanno condiviso la necessità che sia tributato un tangibile riconoscimento al sacrificio di coloro che si sono immolati per la nostra Nazione.”
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