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10 DICEMBRE 2020
ValledelSagittario.it - Discussione sulla Legge di bilancio 2021 L’ass. “Vittime del Dovere” attende una risposta dal Governo per tutelare i servitori dello Stato

di Maria Trozzi

La bozza della Legge di Bilancio 2021 non soddisfa l’associazione Vittime del dovere che ha depositato 3 emendamenti al documento di programmazione economica perché ancora nulla è stato previsto per le Forze dell’ordine e le Forze armate che, insieme al personale sanitario, lottano da sempre in prima linea per contrastare ogni tipo di emergenza.

Gli emendamenti dell’associazione sono in discussione in Commissione bilancio della Camera dei deputati e riguardano l’estensione alle Vittime del dovere dei benefici già previsti alle Vittime del terrorismo, l’adeguamento del trattamento assistenziale (art.2 Legge 407/98), la corretta applicazione della normativa relativa al collocamento mirato per le categorie protette. Se fossero state recepite le richieste dell’associazione si sarebbe allentata la pressione dei procedimenti giudiziali delle famiglie delle Vittime del Dovere che implicano un aggravio di spesa ed energie per lo Stato sempre parte soccombente nei procedimenti attivati dall’associazione.

“Abbiamo richiesto un primo emendamento che prevede l’equiparazione delle Vittime del Dovere alle Vittime del terrorismo, con estensione di pari tutele anche al personale sanitario (medici, infermieri, Oss) e agli appartenenti alle Forze dell’Ordine e Forze Armate che in servizio, durante la pandemia, sono periti o rimasti gravemente invalidi (invalidità pari o superiore a 80 %) a causa del Covid19. La norma peraltro tende ad evitare una doppia forma di indennizzo, ponendo il divieto di cumulo con altre provvidenze pubbliche – spiega il presidente dell’associazione Emanuela Piantadosi - Con un secondo emendamento, abbiamo chiesto l’introduzione di una disposizione che miri all’adeguamento dell’assegno vitalizio a favore delle Vittime del Dovere. L’eliminazione dell’attuale ingiustificata sperequazione comporterebbe un’innegabile riduzione del contenzioso con conseguente risparmio di spesa per l’erario, tenendo conto anche dei futuri riconoscimenti da Covid19.

Se non si provvedesse a riconoscere tale contestuale misura, anche i nuovi soggetti rientranti nella categoria Vittime del Dovere saranno obbligati a rivolgersi agli organi giudiziari per ottenere l'accertamento dei propri diritti legislativamente riconosciuti - continua Piantadosi - Con un terzo emendamento abbiamo sollecitato un intervento affinché sia reso effettivo il diritto al collocamento mirato delle categorie protette, anche in funzione dell’ulteriore categoria di vittime Covid del comparto sanitario inserita nei mesi scorsi. L’articolo 16 bis del Decreto Rilancio prevede l’estensione del beneficio del collocamento mirato, con le prerogative delle Vittime del dovere, terrorismo e della criminalità organizzata ai medici, agli operatori sanitari, agli infermieri, agli operatori sociosanitari e agli altri lavoratori nelle strutture sanitarie e sociosanitarie vittime (sia per decesso sia per l’invalidità permanente) del contagio da Covid19".

Un riconoscimento per le Vittime del Covid19 che non basterebbe viste le criticità all’effettiva fruizione. "La nostra proposta emendativa prevede norme specifiche caratterizzate da trasparenza, controllo e sanzionamento, misure necessarie in assoluto e soprattutto in previsione dei numerosi bandi di concorso riguardanti future prossime assunzioni nel settore pubblico” spiega Piantadosi.

L’associazione propone azioni immediate e risolutive.

Tratto da ValledelSagittario.it

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