L’Onorevole e vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera dei Deputati, Riccardo De Corato, ha presentato una proposta di Legge che intende eliminare l’ingiusta sperequazione ancora esistente, in termini di tutela assistenziale e previdenziale, tra coloro che hanno sacrificato la propria vita o la propria integrità fisica, come servitori dello Stato e le vittime del terrorismo.
“L’Associazione di volontariato Vittime del Dovere, che ringrazio personalmente, dopo aver svolto un costante lavoro di sensibilizzazione, si è fatta carico di raccogliere tutte le istanze avanzate da vedove, orfani, invalidi e genitori di coloro i quali hanno sacrificato la loro vita per garantire le libertà dello Stato democratico.”
L’Associazione monzese, che opera dal 2007, è un’organizzazione apartitica e senza fini di lucro, attiva su tutto il territorio nazionale, ha come obiettivo la solidarietà sociale. Si occupa, inoltre, di organizzare convegni e seminari sensibilizzando le nuove generazioni al rispetto delle Istituzioni, del prossimo e del bene comune, al fine di prevenire e di evitare nuovi sacrifici da parte delle vittime del Dovere.
“A tal proposito – ha proseguito l’On. De Corato -, ho presentato una Proposta di Legge a firma anche dei Deputati di Fratelli d’Italia Tommaso Foti (capogruppo alla Camera, ndr), Kelany, Michelotti, Urzì, Sbardella, Pellicini, Morgante e Gardini, affinché vi sia l’estensione alle vittime del dovere dei benefici riconosciuti a quelle del terrorismo ai sensi della legge 3 agosto 2004, n. 206. L’effetto immediato di tale mia proposta è quello di garantire ai rappresentanti delle Istituzioni, resi gravemente invalidi o dai congiunti dei caduti, colpiti da un atto delittuoso posto in essere da un soggetto legato alla criminalità organizzata o da un criminale comune, di poter avere i medesimi diritti riconosciuti al collega, che nelle medesime condizioni operative venga colpito da atto terroristico. Il mio obiettivo – ha poi concluso De Corato – è quello di rivisitare la materia perché vi è la necessità di porre in essere un atto doveroso di giustizia sociale per quanti hanno subito conseguenze drammatiche in nome e per il bene del nostro Paese. Dobbiamo assicurare a questi Eroi moderni, che in caso di sacrificio, loro e le loro famiglie non saranno mai dimenticate”.
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