Alle 17.58 minuti di oggi, ricorrerà il ventennale della Strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, magistrato simbolo della lotta alla mafia, sua moglie Francesca Morvillo, fedele angelo sempre al suo fianco, e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. In questi vent’anni la mafia è cambiata, si è adeguata, è riuscita ad introdursi nel tessuto economico del Nord, invadendo anche la Brianza che, già da ieri, si è animata per celebrare la memoria dei caduti, culminata nella consegna di un fiore simbolico al Presidente del Tribunale di Monza ed al Procuratore Capo della Repubblica Corrado Carnevali.
L’Italia intera, il 23 maggio 1992, si fermò impietrita innanzi alle immagini dell’Autostrada siciliana sventrata, all’altezza dello svincolo di Capaci. I resti delle auto accartocciate, l’asfalto ripiegato su se stesso, come fosse un lembo di stoffa, sono diventati il simbolo di una ferita profonda inferta al paese dalla malavita organizzata. Vent’anni dopo, in un momento difficile per il paese, dove la malavita si è delocalizzata, riuscendo ad infiltrarsi trasversalmente nella società, è sempre più forte la domanda di legalità.
In Brianza, primi a manifestare l’appoggio a chi, ogni giorno, si batte per un paese libero dalla mafia, sono stati gli studenti della scuola secondaria di primo grado “Falcone e Borsellino”, di via Pascoli a Bellusco. Martedì sera, a partire dalle 20.30, in centinaia hanno attraversato le vie della cittadina in silenzio, stringendo in mano una candela, per commemorare Giovanni Falcone e tutti coloro che come lui hanno dato la vita per la legalità. Bambini, adolescenti, mamme, papà, istituzioni e forze dell’Ordine, hanno camminato fianco a fianco per dire no alla mafia. Il Sindaco di Bellusco, Roberto Invernizzi e l’assessore Regionale Roberto Brambilla, affiancati dai carabinieri di Vimercate e dagli insegnanti della scuola, hanno ricordato ai giovani l’importanza dello studio, della consapevolezza di essere partecipi della cosa pubblica. Questa mattina, un’altra cerimonia simbolica si è svolta a Palazzo di Giustizia, a Monza, alla presenza del neo Sindaco Roberto Scanagatti.
Una delegazione di “Libera Brianza”, in collaborazione con Cgl, Cisl e Uil, collettivo studenti monzesi ed associazioni del territorio, ha consegnato a Palazzo di Giustizia un fiore “per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo ed anche la piccola Melissa, uccisa davanti ad una scuola a loro intitolata”. Ad accoglierli, il Presidente del Tribunale Anna Maria Di Oreste ed il Procuratore Capo Corrado Carnevali «C’è necessità di legalità – ha dichiarato – Falcone rappresentava uno stile di vita, da cui dobbiamo prendere esempio tutti, nel nostro vivere quotidiano, sempre». E per il riconoscimento dello status unitario di vittime, è sempre monzese l’associazione (Vittime del Dovere), che mercoledì a mezzogiorno, a Palazzo Madama, ha incontrato alcuni senatori della Repubblica per presentare il disegno di legge DDL 3196 "Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle Vittime del Dovere".
Tratto da mbnews
Sostieni l'associazione!
Fai una donazione con