Nel 32esimo anniversario della sua morte l’affermazione di quei valori di giustizia, legalità e sicurezza sono diventati un patrimonio da tramandare
Tratto da mi-lorenteggio.com
Milano, 18 giugno 2012 - Istituzioni militari, religiose e civili, bambini, cittadini e la fanfara dei carabinieri: in tanti hanno partecipato, ieri mattina, alla cerimonia di intitolazione della via Piantadosi, l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Opera nell’ambito dell’iniziativa “borsa di Studio Maresciallo Capo Stefano Piantadosi”, anno 2011/2012. Un connubio, quello tra militari e civili volto a rendere omaggio al maresciallo Piantadosi: nel 32esimo anniversario della sua morte l’affermazione di quei valori di giustizia, legalità e sicurezza sono diventati un patrimonio da tramandare. “Nel nostro percorso e nella nostra conoscenza tra gli anni 70 e 80 – ha detto Monsignor Michele Arnaboldi -ci siamo trovati a condividere gli stesi principi: Dio, Patria e Famiglia.
Ci ha unito anche l’ordine e la disciplina che volevamo insegnare e garantire in un comune che è diventato sempre più grande: era questa la nostra missione”. Alla cerimonia religiosa è seguita quella civile a cui hanno partecipato oltre al sindaco di Opera Ettore Fusco, il sindaco di Pieve Emanuele, Paolo Festa, il vice sindaco di Locate, Eugenio Cantoni e il presidente del consiglio provinciale Bruno Dapei oltre ai rappresentanti del Comitato Stefano Piantadosi e dall’associazione Vittime del Dovere che, proprio ieri, è stata premiata dal presidente della Provincia di Milano nell’ambito cerimonia di consegna delle benemerenze. “E’ merito dei carabinieri, dei sacerdoti e della buona amministrazione se alcuni comuni, come il nostro sono cresciuti meglio di altre realtà dell’hinterland milanese - ha detto il sindaco Fusco, commosso per la valenza dell’iniziativa – E’ grazie a persone come il maresciallo Capo Stefano Piantadosi, persone che agiscono con umiltà e senso del dovere, che possiamo vivere serenamente e sicuri. Un patrimonio di valori come legalità e cittadinanza che vogliamo trasmettere ai bambini, alle future generazioni che oggi sono qui presenti”. Dopo la cerimonia religiosa e il discorso delle autorità l’iniziativa è proseguita con la benedizione della targa posta all’inizio della via e il taglio del nastro che ha ufficialmente sancito l’esistenza della nuova via Maresciallo Stefano Piantadosi. Un momento reso ancor più solenne dalla presenza del vice-comandante della Legione Carabinieri Lombardia Colonnello Pasquale Capriati, il capitano Ruggero Gerardo Rugge Comandante della compagnia di Corsico e i marescialli Sebastiano Cubeta e Massimiliano Marra comandanti delle stazioni di Opera e Pieve Emanuele. “Ringrazio tutte quante le autorità civili e militari presenti qua, in questo giorno molto particolare per la mia famiglia – ha detto Emanuela Piantadosi, figlia del maresciallo – Grazie a tutte quelle persone, quei colleghi di mio padre che hanno saputo aiutarci a trasformare questo giorno di grande dolore in una giornata di gioia nel ricordo dei valori in cui credeva e per cui si è battuto mio padre”. La cerimonia e' proseguita presso il centro polifunzionale con la consegna dei riconoscimenti agli alunni delle scuole di Opera, Pieve Emanuele e Locate Triulzi, i tre comuni che hanno come filo conduttore proprio il ricordo del maresciallo. Infatti, proprio nel 1970 Stefano Piantadosi viene nominato comandante della stazione di Locate Triulzi competente anche per i comuni di Opera e Pieve, un tempo prettamente agricoli. E, proprio per garantire la sicurezza dei cittadini, il 15 giugno del 1980 il maresciallo perde la vita mentre, durante un servizio di ordine pubblico in occasione di una manifestazione ciclistica, riconosce un pericoloso latitante. Un' impresa eroica, un coraggio apprezzato anche dai giovani studenti che hanno partecipato al progetto di legalita' - borsa di studio Stefano Piantadosi anno 2011-2012. Il primo premio e' stato consegnato all'alunna operese Federica Signorelli mentre, al secondo posto si e' classificato l'elaborato di Giulia Senate di Locate come la vincitrice del terzo premio Giulia Frano. La medaglia donata del presidente della Repubblica e' stata attribuita all'istituto di via viquarterio a Pieve Emanuele.
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