«Questa decisione ci ha lasciato francamente sgomenti (...) e pur condividendo la necessità di una funzione rieducativa della pena, non vorremmo che ciò si traducesse in una eccessiva benevolenza». Questo fa sapere l' associazione onlus Vittime del dovere ai ministeri della Giustizia, dell' Interno, della Difesa e al comando generale dei carabinieri. Istituita da vedove, orfani, invalidi e genitori di persone cadute o ferite mentre lavoravano, l' associazione ha deciso di scrivere una lettera ai vari ministeri per chiedere chiarimenti sul caso di Matteo Gorelli, accusato dell' omicidio del carabiniere Antonio Santarelli (morto a maggio dopo un lungo periodo di coma) e di lesioni gravissime procurate a un altro carabiniere, Domenico Marino. I fatti risalgono al 25 aprile del 2011 e adesso il gip di Grosseto Marco Bilisari ha sostituito il carcere con gli arresti domiciliari. «Ci permettiamo - conclude la lettera - di chiedere con forza provvedimenti concreti da parte del governo, affinché si garantisca, quanto prima, effettivo rispetto, tutela e dignità alle vittime del dovere e alle loro famiglie».
Tratto dal Corriere della Sera
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