Opera. La Costituzione e il ruolo delle missioni di pace
I liceali incontrano le istituzioni
Opera, 22 febbraio 2009 - Lunedì 16 febbraio il Teatro Eduardo di Opera ha ospitato una platea d’eccezione e
relatori che con il proprio contributo hanno suscitato interesse e partecipazione. Su iniziativa del Prof. Ideo
Ponti, che dirige il locale liceo scientifico parificato, e grazie al sostegno del Ministero dell’Istruzione,
Università e Ricerca, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, più di duecento alunni del liceo scientifico
tra “Ponti” e “Italo Calvino” (che ha portato in trasferta anche i ragazzi di Rozzano), hanno potuto ascoltare l’
invito forte e istituzionale lanciato dall’Onorevole Valentina Aprea che alla Camera sostiene il progetto “Dalle
aule parlamentari alle aule scolastiche”.
Il taglio utilizzato ha fatto sì che i giovani liceali si avvicinassero con interesse ad un tema così ‘grande’
quale può essere la carta istituzionale con i valori che rappresenta. Il magistrato intervenuto dott. Romanelli ha
portato la propria esperienza parlando di piste terroristiche e di mafie e la Dott.ssa
Emanuela Piantadosi ha poi presentato l’Associazione “Vittime del dovere” che sostiene oltre alla memoria di chi è
caduto nell’adempimento del proprio lavoro, anche i famigliari delle vittime affinché sia loro riconosciuto l’aiuto
morale ed economico.
E’ stata poi la volta delle testimonianze del Maresciallo Riccardo Saccotelli, ferito durante l’attentato a
Nassyria, e del Maggiore dell’Esercito Carlo Calcagni , pilota durante la missione a Sarajevo ammalatosi a seguito
di contaminazioni da uranio impoverito, che hanno catturato i giovani: nella sala si è creato un forte pathos, e la
condivisione delle emozioni ha chiuso il convegno con le considerazioni sulle applicazioni dell’art. 11 della
Costituzione, sulle missioni militari della NATO e sulla consapevolezza che la conoscenza è cultura ed anche
quest’opportunità ha fornito spunti di riflessione di ampia portata.
Il Sindaco Ettore Fusco ha aperto i lavori facendo proprio il pensiero del Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano in merito alla Costituzione, sulla fortuna di averla, ed ha dichiarato che la qualità di questa carta
costituzionale dipende dal fatto che sia nata dal pensiero di grandi uomini che hanno
rappresentato una fetta di storia del nostro paese, dal risorgimento in poi, passando attraverso gli uomini più
semplici il cui pensiero è stato incarnato dalla politica del primo dopoguerra. Il primo cittadino operese ha
chiesto ai giovani una maggiore partecipazione, l’anima del progresso, così come consentito dalla Costituzione
stessa e previsto persino dai più semplici statuti comunali.
In chiusura di convegno, dopo gli interventi dei militari protagonisti delle missioni all’estero, il clima teso per
la denuncia nei confronti di uno Stato, che latita quando si tratta di riconoscere i diritti dei reduci e dei
caduti in missione, è stato nuovamente ricondotto sulla via della cittadinanza attiva e del rispetto delle
istituzioni dal Sindaco che ha raccontato come lui, in prima persona, persa la fiducia nelle istituzioni al finire
degli anni ottanta scelse, proprio all’età dei giovani liceali presenti in sala, di dedicarsi alla politica per
dare in prima persona un contributo al recupero dei valori ed alla buona amministrazione della cosa pubblica.
I giovani intervenuti al convegno si sono mostrati interessati ed hanno partecipato all’evento formulando domande
agli ospiti ed in particolare ai militari presenti sul palco.
Redazione
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