Premio Borsellino: a Lo Bello, Manganelli, Capacchione e Maniaci
14 ottobre 2008, Roma E' andato al presidente della Confindustria siciliana, Ivan Lo Bello, il primo dei quattro riconoscimenti che il Premio Borsellino assegna quest'anno ad altrettante personalità che si sono distinte per il "coraggio" dimostrato nel perseguire la cultura della legalità. Saranno poi premiati Rosaria Capacchione, giornalista de 'Il Mattino', il capo della Polizia Antonio Manganelli e Pino Maniaci, direttore della più volte minacciata 'Telejato'. Lo Bello ha commentato l'iniziativa sostenendo che non è più il momento di darsi "l'alibi dell'assenza dello Stato: lo Stato c'é - ha detto - Creiamo un movimento culturale e civile che si affianchi all'attività di repressione, e avremo più democrazia". Nella conferenza stampa di presentazione della 13/a edizione del 'Premio Borsellino - 10 giorni per la legalita'' - che ha il patrocinio del Consiglio Regionale Abruzzese -, il suo presidente, senatore Luciano Violante, ha spiegato che quest'anno è stato dedicato "al coraggio dell'Italia" contro tutte le mafie, e ha anticipato che l'edizione dell'anno prossimo sarà consacrata alle "vittime del dovere", per lo più rappresentanti dello Stato caduti o uccisi mentre stavano svolgendo il proprio compito. "Basta con l'eccesso di protagonismo di Caino, vogliamo far parlare Abele", ha detto Violante ponendo l'accento proprio sulle vittime e introducendo un frammento del messaggio videoregistrato che l'ex presidente Carlo Azeglio Ciampi ha inviato a tutti i ragazzi che parteciperanno alle iniziative previste. A sottolineare che "testimoniare" contro l'illegalità è necessario per batterla, sono intervenuti Emanuela Piantadosi (figlia di un maresciallo dei CC ucciso da un 'comune' e presidente dell"Associazione vittime del dovere) e Giuseppe d'Anna, presidente di Assovittime. Piantadosi ha rilevato che non vanno fatte differenze "tra vittima e vittima" e che essere uccisi da un terrorista o da un mafioso, non regala medaglie rispetto a chi cade mentre fa il proprio dovere o è assassinato da un detenuto qualsiasi."Non diamo spazio solo ai carnefici, ricordiamo le vittime" ha detto, proponendo l'istituzione di una Giornata nazionale in memoria delle vittime, un'onorificenza, l'intitolazione di strade e piazze. Se Maurizio De Luca, giornalista e garante del premio, ha rilevato che la "legalità è merce essenziale del nostro stare insieme come cittadini che pretendono di essere liberi", il presidente del Consiglio regionale abruzzese ha ricordato la necessità della partecipazione di scuole, mondo culturale, società civile. Leonardo Nodari, del Coordinamento del Premio e di Società Civile Abruzzo, ha annunciato che nei prossimi dieci giorni -da oggi al 25 - decine di iniziative politico-culturali dedicate al 'Coraggio dell'Italià saranno ospitate dalle numerose città abruzzesi, con l'intervento di 100 personalità prestigiose, 44 momenti di incontro, 10 mila ragazzi degli Istituti superiori. (ANSA). Clicca QUI per ulteriori informazioni.
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