Andranno ad associazioni e cooperative per progetti sociali: ecco l'elenco degli ultimi immobili assegnati
Il comune di Milano ha consegnato nove beni immobili confiscati alle mafie a sette soggetti (associazioni e cooperative sociali). In via Leoncavallo 12, zona Casoretto, il primo dei beni, un appartamento appartenuto a un referente del traffico di droga tra Milano e Palermo: diventerà il primo "social market" di Milano, ovvero un supermercato che venderà prodotti alimentari a prezzi agevolati per le persone indigenti.
In via Burlamacchi 7 e via Lambro 12 sono stati assegnati appartamenti alla "società cooperativa Spazio Aperto Servizi", che si occupa di reinserimento sociale per ragazze adolescenti. Il primo dei due appartamenti era di un usuraio, il secondo di un pluripregiudicato. In via Madre Picco 31 un magazzino è stato assegnato a "Incontro e Presenza", un'associazione che cura ex detenuti e alcune famiglie in difficoltà. Il magazzino apparteneva a un esponente di una banda specializzata nel traffico internazionale di auto rubate.
Due appartamenti di via Oristano 14 e via Parenzo 8 sono stati assegnati alla Casa della Carità per un progetto di housing sociale temporaneo. L'appartamento di via Parenzo era appartenuto a un esponente di spicco dello spaccio di droga a Niguarda. Un appartamento e un box in via Santa Marcellina 4, appartenuti al capo di una banda dedita al traffico di stupefacenti, sono stati assegnati all'associazione Vittime del dovere. In via Brembo 23, infine, in un box la cooperativa sociale Aromi organizzerà "Ortica Kitchen", un progetto triennale per disabili psichici.
Nove beni confiscati alle mafie sono stati consegnati oggi a sette tra associazioni e cooperative sociali alla presenza dell'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino. La consegna formale degli spazi alle associazioni è avvenuta stamattina in via Leoncavallo 12, in uno degli appartamenti confiscati destinato a divenire entro la fine dell'estate il primo social market della città, dove persone disagiate economicamente potranno acquistare prodotti alimentari a prezzi agevolati. «Milano si riprende quello che le mafie le avevano sottratto - ha esordito l'assessore Majorino - Beneficiari anche di questi beni, tolti alla criminalità organizzata e restituiti alla legalità, saranno tutti i milanesi e in particolare coloro che si trovano in difficoltà». Gli spazi consegnati oggi (6 appartamenti, 2 box e un magazzino seminterrato) saranno destinati ad ospitare famiglie in difficoltà, e a supportare attività di tipo sociale. Ad esempio in via Burlamacchi 7 e Via Lambro 12, gli appartamenti assegnati ospiteranno la «Società cooperativa spazio aperto servizi onlus», che si occupa di inserimento sociale per ragazze adolescenti. In via Madre Picco 31, un magazzino seminterrato verrà destinato all'Associazione di volontariato Incontro e Presenza che si occupa di ex detenuti e famiglie in difficoltà. Attualmente, ha ricordato l'assessore Majorino, sono 130 i beni confiscati e trasferiti dallo Stato al Comune di Milano. Tranne 5 , sono stati tutti assegnati attraverso 5 bandi a partire dal 2011. Entro l'estate altri 15 beni confiscati verranno assegnati attraverso un nuovo bando. Ad ottobre inoltre è prevista la seconda edizione del «Festival dei beni confiscati alle mafie». Segno che quella dei beni confiscati è una battaglia destinata a continuare. xcol18 2
Sostieni l'associazione!
Fai una donazione con