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25 MARZO 2008
Articolo de "Il Tempo" - Roma,"La foresta d'acciaio- Nassiriya, pronto il monumento"

La "foresta d'acciaio"

Nassiriya, pronto il monumento

I martiri di Nassiriya hanno il loro monumento. Domenica prossima, alla presenza del Capo dello Stato sarà ufficialmente inaugurata «La foresta d'acciaio» nel giardino antistante la Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma.

Il progetto la Foresta d'acciaio, vincitore del concorso, è stato ideato dallo scultore Giuseppe Spagnulo con la collaborazione degli architetti bergamaschi Agazzi, e ancora da Pocopani, Amadori, Costacurta e Pittaluga. L'opera è costituita da 19 menhir d'acciaio a ricordare tutte le vittime della strage di Nassiriya. Il giardino di piazzale Schuster è stato così ridisegnato per dare al monumento la massima visibilità. Le steli in acciaio sono poste al centro di un'ellisse in travertino. 

Il prato interno all'ellisse tagliato in due parti uguali da un cammino. Il visitatore potrà così camminare tra le steli, alcune molto ravvicinate e sentirsi parte dell'opera. Per non dimenticare quelle vittime uccise dall'odio in Iraq. «L'esedra, il percorso mistico, la scalea - spiega l'architetto Lucio Agazzi - collega gli spazi ed esalta l'opera scultorea legandola con la basilica dove si svolsero i funerali delle vittime».

Anche la luce, progettata dal lightdesigner milanese Gabriele Amadori, docente al Politecnico di Milano illuminerà i menhir con faretti incassati nel prato con luci rosse, viola, gialle, ad evocare il fuoco e il sangue, sui lati esterni, mentre il cuore del percorso mistico sarà illuminato con una, più spirituale, luce bianco candida. L'effetto è già visibile ora che il cantiere è ancora recintato.

«Sarà un momento molto importante. Questo monumento racchiude significati importanti - sottolinea Paola Coen vedova del maresciallo Enzo Fregosi - La simbologia esalta il martirio dei nostri cari e in più il percorso realizzato fa sì che la gente che vi passa accanto avvolga le steli come in un abbraccio. Ma noi parenti di quei 19 caduti del 12 novembre, abbiamo chiesto e sarà poi sistemata accanto al monumento, una lapide con i nomi di tutti gli altri caduti in Iraq. È un desiderio espresso da tutti i familiari delle vittime di quel primo tragico evento perchè così siano ricordati tutti i figli di questa Italia colpiti dal terrorismo».

Domenica quindi l'Italia renderà onore ai suoi martiri caduti in terra irachena. Alle 10,30 ci sarà la messa nella basilica di San Paolo celebrata dall'ordinario militare e poi una cerimonia sobria così come richiesto dal presidente Giorgio Napolitano. Presenti il premier Prodi e i ministri Rutelli e Parisi che quest'opera hanno fortemente voluto. Ci saranno naturalemnte anche le vedove e i parenti delle 19 vittime dell'attentato del 12 novembre 2003.

Maurizio Piccirilli

IL TEMPO, Roma

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