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16 MARZO 2020
Dichiarazione del Presidente Mattarella nel quarantennale delle uccisoni dei magistrati Giacumbi, Minervini e Galli

Dichiarazione del Presidente Mattarella nel quarantennale delle uccisoni dei magistrati Giacumbi, Minervini e Galli

«Quaranta anni fa, nel marzo del 1980, venivano uccisi a distanza di pochi giorni i magistrati Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini e Guido Galli. I vili agguati in cui persero la vita si inquadravano in una strategia contro lo Stato democratico.
Questi tre magistrati, impegnati in aree differenti del Paese durante il periodo degli "anni di piombo", divennero bersagli dei terroristi perché concretamente fedeli alle istituzioni della Repubblica, uomini "simbolo" da combattere nel tragico disegno criminoso perseguito in Italia dalle loro organizzazioni.
Giudici autorevoli ed apprezzati studiosi, essi hanno interpretato in modo esemplare la funzione di servitori dello Stato, al servizio della giustizia e del Paese. Il loro coraggioso e sobrio operato, svolto mettendo a rischio la propria vita, va assunto ad esempio per la crescita della coscienza civile e la riaffermazione del valore della legalità nelle istituzioni e nella società.
In questo momento particolarmente difficile per il nostro Paese, desidero rinnovare i sentimenti di partecipazione e vicinanza dell'Italia ai loro familiari e a quanti li hanno conosciuti e stimati e che in questi anni ne hanno ricordato l’esempio, mantenendo sempre presente il senso del loro impegno»
queste le dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Tratto da Quirinale.it

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