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11 NOVEMBRE 2024
Comunicato stampa - Roma, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Sala Girolamo Minervini: "Un Mondo Migliore": Premiazione del Concorso Fotografico in Memoria del Dott. Massimo Masone

Roma, 14 novembre 2024 – Nella solenne cornice dell’Aula Minervini del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Largo Luigi Daga 2, 00164 Roma, il 14 novembre si terrà la cerimonia di premiazione del Concorso Fotografico “Massimo Masone, Vittima del Dovere”. Un evento tanto atteso, che coincide con il cinquantesimo anniversario del sacrificio del Dott. Massimo Masone, ucciso a Pianosa nel 1974 mentre dirigeva gli istituti penitenziari dell’isola, divenendo per molti un esempio indimenticabile di integrità e dedizione (LINK ALLA BIOGRAFIA DEL DOTT. MASSIMO MASONE).

Organizzato dall’Associazione Vittime del Dovere in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il concorso invita a riflettere sull’ideale che animava Masone: la speranza in un mondo migliore. E proprio questa speranza è il tema che ha ispirato le 178 fotografie inviate da 35 partecipanti, tra dipendenti e familiari, che con dedizione hanno interpretato il sogno del Dott. Masone.

Un tributo visivo a Masone, custode della giustizia

Il concorso ha superato ogni aspettativa, stimolando riflessioni visive in una cornice di forte commozione. In ogni scatto, la profondità del messaggio che Masone ha trasmesso con la sua vita sembra rivivere: “La fotografia cattura e racconta ciò che le parole non sempre possono esprimere,” ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, Emanuela Piantadosi. “Ogni immagine rappresenta un desiderio di giustizia, un appello al rispetto e al valore della vita umana, principi che guidarono Masone nella sua missione.”

Il Capo del Dipartimento, Dott. Giovanni Russo, a capo della giuria, ha guidato una commissione di esperti composta dal dott. Federico Carrai del Ministero della Giustizia, dal Presidente e dal Vice Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, Dott.ssa Emanuela Piantadosi e Sig.ra Ambra Minervini e dal Dott. Paolo Liaci, noto fotografo, nella difficile selezione delle opere vincitrici.

I vincitori: narrazioni fotografiche di speranza

La cerimonia, condotta dall'avvocato Sabrina Mariotti, Responsabile dell’Ufficio Legale dell’Associazione Vittime del Dovere, sarà aperta da un omaggio alle opere vincitrici, con un’attenzione speciale ai primi tre classificati, le cui fotografie hanno toccato il cuore dei giudici, unendo l’abilità tecnica a un impatto emotivo straordinario.

Primo Premio – Veronica Mastrocinque, “Voglia di Libertà”

La fotografia di Veronica Mastrocinque, “Voglia di Libertà”, ha trionfato con una narrazione visiva intensa e intima, rappresentando il sacrificio e il desiderio di giustizia, temi che incarnano lo spirito di Masone. La composizione visiva e la profondità del soggetto fanno emergere un’espressione di speranza che va oltre la superficie, sottolineando il bisogno universale di liberazione interiore.

Secondo Premio – Vanessa Puretti, “Germogli di Legalità”

Vanessa Puretti si è aggiudicata il secondo premio con “Germogli di Legalità”, un’opera che rappresenta la rinascita e la giustizia come fondamento della società. L’immagine esprime il valore del recupero e dell’inclusione sociale, un richiamo a uno degli obiettivi primari dell’Amministrazione Penitenziaria: l’integrazione.

Terzo Premio – Cristofaro Gentile, “Il peso della solitudine e le luci della speranza”

Il terzo premio è andato a Cristofaro Gentile per la sua opera dal titolo “Il peso della solitudine e le luci della speranza”. Una fotografia dall’incredibile potenza espressiva, che affronta il senso di isolamento per poi trasportare lo sguardo verso un barlume di luce, simbolo di speranza e resilienza.

Menzioni Speciali e una galleria di emozioni

Oltre ai primi classificati, la giuria ha deciso di riconoscere il talento di altri partecipanti attraverso una serie di menzioni speciali. Queste opere saranno esposte su piattaforme digitali e nei canali ufficiali del Dipartimento, permettendo a un pubblico più vasto di apprezzare il loro messaggio e l’omaggio alla memoria di Masone.

Tra gli autori meritevoli troviamo Andrea Tonellotto con “Libertà va cercando che è sì bella”, Paolo Di Menna con le opere “Pronti al dovere”, “Un sorriso per affrontare la giornata” e “Conferenza di servizio”, Adriano Canaletto con “Oltre l’amore e le generazioni”, Paolo Maddonni con “Giovani a

colori” e Marco Micali con “Searching new paths”. Sono immagini che celebrano l’umanità e l’equilibrio tra giustizia e compassione, valori essenziali per chi ha scelto di servire il proprio Paese. Tra i partecipanti la presenza di molti giovani, tra cui Elvira Frungillo, Viola Mancuso, Giorgia Iaquinta, Fabio Giuseppe Condemi e Nadia Boni, testimonia quanto il ricordo e l’insegnamento di Masone abbiano colpito anche le nuove generazioni, a cui è affidato il futuro della società civile.

I premi sono stati gentilmente messi a disposizione dal figlio del dott. Masone e nostro associato, dott. Gian Paolo Masone, che ha voluto ricordare la figura del padre.

La Mostra Fotografica, omaggio permanente a Massimo Masone

L’emozione dell’evento culminerà con l’inaugurazione di una mostra fotografica, una raccolta di immagini che, come ha dichiarato Ambra Minervini, vicepresidente dell’Associazione Vittime del Dovere, “è più di una semplice esposizione artistica: è un simbolo di memoria collettiva, un messaggio che il sacrificio del Dott. Masone non è stato vano e che la sua missione vive ancora oggi”. La mostra sarà allestita per il pubblico in alcuni spazi del Dipartimento e sarà un’occasione per celebrare la cultura della legalità e della speranza.

Il significato della cerimonia: una riflessione sulla giustizia e sulla solidarietà

“Questa cerimonia è un momento di celebrazione e di riflessione, un invito a riscoprire l’impegno per una giustizia autentica e a mantenere vivo il ricordo di chi ha dato la vita per il nostro Paese,” ha affermato il Dott. Gian Paolo Masone, figlio del Dott. Massimo Masone, che ha finanziato il progetto in memoria del padre. Un’iniziativa che, attraverso la fotografia, diventa un ponte tra passato e futuro, ricordandoci quanto sia necessario un impegno collettivo per garantire sicurezza e giustizia.

L’Associazione Vittime del Dovere ringrazia il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, tutti i partecipanti e il pubblico che, con la loro sensibilità e talento, hanno reso il concorso un’occasione indimenticabile, rinnovando il messaggio che l’arte può e deve contribuire alla costruzione di un mondo più giusto.

ASSOCIAZIONE VITTIME DEL DOVERE

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